Reazioni alla crisi. Fdi e Udc contro Storino: “Sindaco antidemocratico”

Acque quanto mai agitate nella maggioranza che governa Palazzo di Città, all’indomani del rimpasto (leggi articolo) voluto dal sindaco Angelina Storino. Una svolta “fuori dalle logiche e dalla dinamiche politiche” (Leggi articolo) che ha scombussolato gli animi e gli equilibri (due Pd in giunta al posto di Udc e Fdi) nella coalizione eterogenea che un anno fa ha vinto le elezioni.

E mentre i due assessori “sfiduciati” Mimmo Quarta e Noemi Puce preferiscono al momento non commentare, a parlare sono invece i vertici dei loro partiti, Fratelli d’Italia e Udc. E sono parole di fuoco che risuonano come una dichiarazione di guerra. Ovvero come il preludio ad una spaccatura interna alla maggioranza, che - in caso di forfait da parte di Udc e Fdi - diventerebbe risicatissima.
Pierpaolo Signore, portavoce provinciale di Fratelli d’Italia-An, parla ormai da quasi ex alleato: “Se l’azzeramento della giunta per il rilancio dell’azione amministrativa - afferma Signore - passa dall’esclusione del nostro assessore Mimmo Quarta, c'è d’aspettarsi ben più seri problemi per Monteroni. Il sindaco Storino disattende in un colpo solo gli accordi elettorali di appena un anno fa e pensa di risolvere il problema amministrativo di stallo, evidenziato da lei stessa e da tanti cittadini, pensando di ignorare pericolosamente il consenso determinante dei tantissimi elettori monteronesi che hanno indicato espressamente i candidati in quota al partito di Giorgia Meloni e che le hanno, così, consentito di diventare sindaco. Lo fa, e neanche questa le viene giusta, proprio nel momento in cui - sostiene il numero uno salentino di Fdi - il nostro assessore sta incassando i frutti del suo ottimo lavoro per la comunità che amministra, a differenza di altri settori strategici che nonostante una palese inerzia non vengono sfiorati minimamente da questo incomprensibile rimpasto”.
Signore va poi oltre e parla di “una vicenda torbida che sa di stantio e di antidemocratico, considerato oltretutto l'atteggiamento di presupponenza nel momento in cui la Storino - accusa il portavoce di Fratelli d’Italia - nega anche il confronto politico con la segreteria provinciale, dimenticando troppo facilmente che proprio a quegli stessi dirigenti aveva stretto la mano e concesso la sua ampia disponibilità durante le trattative e la campagna elettorale. Tutto questo, appare ormai evidente, fa sì che lei e la sua giunta assumano inequivocabilmente la casacca e il colore Pd, nonostante quanto espresso chiaramente dagli elettori e lo fa, non a caso, con gli stessi metodi renziani sempre più invisi ai cittadini”, chiosa Signore.

Sulla stessa lunghezza d’onda il commissario cittadino dell’Udc, Damiano Prete.
“Ringrazio l’ex assessore Noemi Puce e la consigliera Tiziana Lezzi - afferma Prete - per un anno di impegno costante e quotidiano a Palazzo di Città. Noi rispettiamo le regole e con i riferimenti provinciali decideremo il da farsi e quale linea politica adottare. Un anno fa, però, sono stati condivisi accordi preelettorali proprio a casa della sindaca, insieme a lei, a tutti gruppi della lista civica e a tutte le forze politiche che oggi dice di non conoscere. Storino ora disattende tutto. Pochi giorni fa - dichiara Prete - il sindaco parlava sulla stampa di grandi risultati ottenuti esprimendo soddisfazione per il primo anno di lavoro dell’amministrazione, salvo poi contraddirsi di lì a poco, azzerando tutto e compiendo un rimpasto per la necessità di rilanciare l’azione amministrativa. O fingeva prima, oppure finge adesso. Sono deluso, ma non personalmente. Mi dispiace solo - conclude l’esponente Udc - per i cittadini che vengono presi in giro”.

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