M5S all’attacco: “Famiglie vessate. Il Comune intima esborsi di 1 euro”

“Cittadini vessati, in cambio di disservizi: minacce di pagamento anche per il recupero di un solo euro”. È l’attacco che il meetup Monteroni Cinque Stelle sferra nei confronti dell’amministrazione comunale.

Nel mirino dei grillini finiscono le lettere recapitate dai Servizi sociali a diverse famiglie con intimazioni di pagamento, in alcuni casi anche di 1 euro (già il solo costo del francobollo per inviare la missiva è di 85 centesimi). Si tratta di nuclei familiari i cui figlioli hanno usufruito del servizio di refezione scolastica presso le scuole comunali e che non sono in regola con i pagamenti.
I pentastellati quindi si chiedono quanto convenga alla pubblica amministrazione, in termini di economicità, richiedere l’esborso di somme così irrisorie. E poi puntano soprattutto il dito contro “le minacce di azioni di recupero forzoso” degli importi tramite vie legali: diffide che sarebbero contenute nelle lettere.

Alcuni genitori, nei giorni scorsi, avevano già denunciato la questione anche tramite facebook.

 

“Si sta perpetrando l’ennesima ingiustizia di un’amministrazione forte con i deboli e debole con i forti. Patetica, grottesca e incredibile - dichiarano i componenti del meetup Monteroni Cinque Stelle - è la richiesta economica anche di 1 euro. Ebbene sì, il Comune sta intimando, anzi sta minacciando le vie legali per il recupero di somme irrisorie. I cittadini monteronesi stanno pagando lo stipendio di qualche impiegato per recuperare l’ingente somma di 1 euro. La questione sarebbe anche divertente se non fosse che tale situazione ben rappresenta l'attuale rapporto tra i cittadini monteronesi e questa amministrazione. Da una parte - sostengono i grillini - abbiamo amministratori locali e dipendenti comunali, dall’altra cittadini trattati come veri e propri sudditi. Da una parte un’amministrazione comunale ferma a 30 anni fa e che dovrebbe rinnovarsi, dall’altra una popolazione che soffre per una serie di disservizi. Utilizzare una mail di servizio per i rapporti con gli utenti, rispondere al telefono durante la giornata lavorativa, avere uffici aperti al pubblico in orari adeguati, sarebbe il minimo, invece attualmente anche solo per chiedere un chiarimento o presentare una istanza, la gente deve prendere ferie e permessi dal lavoro. Eppure quando si tratta di premiare i titolari di posizioni organizzative, il Comune elargisce il dovuto, o meglio lo fanno i cittadini monteronesi. Ora - scrivono gli attivisti del M5S - speriamo che per lo meno si faccia chiarezza su questo episodio, si chieda scusa alle famiglie, umiliate ed offese per debiti irrisori di 1 euro e si cerchi di incidere positivamente in termini di accesso ai servizi comunali, rapporti tra amministrazione e cittadini e modernizzazione".

“Ad un sindaco - aggiunge il consigliere regionale del M5S, Antonio Trevisi - non si chiedono solo infrastrutture materiali, marciapiedi, basolati, strade nuove e colate di cemento ovunque. Un buon sindaco può decidere di intervenire significativamente per realizzare una serie di infrastrutture immateriali, anche senza spendere denaro pubblico. Per legge, in ambito fiscale i debiti di imposta sotto i 12 euro non si pagano perché recuperare un credito costa. Questo la dice lunga sull'utilità dell'azione di recupero di simili somme. A ciò va aggiunto che a fronte di quell'euro richiesto, le famiglie si adoperano volentieri. Se per le esigenze scolastiche quotidiane si dovessero aspettare i tempi dell'amministrazione, i bambini non avrebbero nemmeno acqua da bere, fogli per le fotocopie o carta igienica. E di queste spese i cittadini non chiedono alcun rimborso al Comune”.

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