Biometano: udienza al Tar per la sospensiva, al via la battaglia legale sulla “centrale”

Si aprirà in queste ore la battaglia legale che deciderà le sorti del progetto della famigerata “centrale”. È l’ennesimo capitolo di una storia che comincia nel 2014. E che probabilmente continuerà ancora a lungo.

L’iniziativa privata è della “Par srl” e prevede la realizzazione di un impianto di digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti per la produzione di biometano all’interno dell’ex fabbrica Cito, nei pressi della stazione di Monteroni.

Chiuso l’iter della conferenza dei servizi, la partita si sposta ora nei tribunali della giustizia amministrativa. La srl, come è noto, ha presentato ricorso (LEGGI ARTICOLO) impugnando il diniego con cui la Provincia di Lecce ha rigettato, nello scorso novembre, la richiesta di Aia (autorizzazione integrata ambientale).

E per mercoledì primo marzo è fissata l’udienza cautelare al Tar di Lecce, che sarà chiamato ad esprimersi sulla richiesta di sospensiva inoltrata dalla Par. È il primo atto di un braccio di ferro destinato, con tutta probabilità, a tenere banco fino al giudizio di merito del Consiglio di Stato.

Il progetto, come è noto, ha diviso il paese e infuocato gli animi a suon di cortei, assemblee e sit-in di protesta (Ecco la storia LEGGI ARTICOLO): in prima linea il comune di Monteroni e il Comitato NoCentrale, che ha rimesso in moto la mobilitazione popolare. La Par è rappresentata dall’avvocato Sergio De Giorgi. E al momento si sono costituiti in giudizio, per difendere il diniego all’impianto, l’amministrazione di Monteroni (tramite l’amministrativista Pietro Quinto), l’Union3 e il comune di Carmiano (con l’avvocato Francesco Romano), la Regione Puglia, oltre alla stessa Provincia, all’Arpa, alla Soprintendenza e al ComitatoNoCentrale.

“Da una parte ci saranno i magistrati, gli avvocati e i tecnici a fare il loro lavoro nella maniera migliore possibile. Dall’altra - affermano il sindaco Angelina Storino e l’assessore all’urbanistica Piero Favale - ci sarà Monteroni a lottare: continueremo l’opera di sensibilizzazione affinché sia un intero paese a dire No ad un progetto ingiusto ed illegittimo. Questo territorio non apparterrà mai a chi antepone il denaro al diritto di autodeterminazione della gente”.

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