Promesse disattese. L'assessore Favale: non ci sarò all'incontro con il Ministro Lezzi

Nella giornata di oggi, a Monteroni, il Ministro per il Sud Barbara Lezzi incontrerà amministratori e cittadinanza, in occasione dell’inaugurazione della Casa della Befana. Proprio su questa visita, è il politico monteronese ed assessore all’urbanistica Piero Favale a dirsi indisponibile ad incontrare il Ministro.

Le motivazioni di questo rifiuto da parte di Favale sono da ricercarsi principalmente su due punti importati per il meridione e il Salento: “L’Ilva e Tap sono due ferite profonde nel nostro territorio e nelle anime delle nostre genti” – spiega Favale.

“La questione è che il Salento, in questo momento storico, ha bisogno di battaglie, di coerenza, di continuità ed anche di sacrifici” – sostiene l’assessore, imputando proprio a Barbara Lezzi l’incapacità a mantenere la parola data durante l’ultima campagna elettorale. “Valori questi, che tutti noi dobbiamo utilizzare per difendere la salute delle persone, l’ambiente e le attitudini economiche di questo territorio.” – continua Piero Favale.

Con le sue parole e con la sua critica al Ministro per il Sud, l’intenzione è quella di “suggerire sommessamente al Ministro Barbara Lezzi che “Nella vita talvolta è necessario saper lottare, non solo senza paura, ma anche senza speranza”” – prendendo in prestito le parole dell’ex Presidente della Repubblica italiana Sandro Pertini.

La decisione di Favale si concentra quindi sulle promesse elettorali fatte in primis proprio dalla Lezzi, che potrebbero essere lette come ““vuote” e strumentali al conseguimento del consenso elettorale” – precisa l’assessore Favale. Ed è lo stesso Favale a definire la decisione di non presenziale ad alcuno incontro con il Ministro Barbara Lezzi “un’azione doverosa da un punto di vista etico e politico”.

Parole chiare e decise quelle usate da Piero Favale per motivare la decisione di non voler incontrare il Ministro Lezzi, toccato dai dietrofront che proprio il Ministro per il Sud e leccese di nascita ha effettuato su Ilva e Tap – lo stabilimento sarebbe dovuto divenire un grande parco e la costruzione del gasdotto si sarebbe dovuta bloccare in 15 giorni.

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