Addio a Salvatore Tornese, uomo di cultura e di grande umanità che amava la sua Monteroni

Se ne va un altro pezzo della storia della comunità monteronese. Il paese dice addio a Salvatore Tornese, che si è spento sabato, a 70 anni. Era in pensione da qualche anno. 

E per decenni è stato il dirigente del settore cultura del comune di Monteroni. Un punto di riferimento a Palazzo di Città. Amante della storia locale e appassionato delle ricerche archivistiche, era una persona di grandi doti umane e di spessore culturale, umile, disponibile, affabile. Un gentiluomo.

Che amava tanto anche la natura e gli amici a quattro zampe. Salvatore Tornese si era peraltro dilettato anche come scrittore pubblicando il romanzo “Finalmente libero”. Ma nel corso della sua vita, trascorsa in prima linea (ma sempre con sobrietà,  dedizione e spirito di servizio) per la crescita del suo paese, si è distinto pure nel campo dello sport come allenatore di pallavolo: proprio in questa veste traghettò la squadra monteronese di volley femminile in serie C. Non è mancato, inoltre, il suo impegno in politica. Lascia la moglie e una figlia. I funerali di Salvatore Tornese si sono svolti domenica promeriggio nella chiesa madre. Un lutto per il mondo della cultura locale e della società civile. Numerosi i messaggi di cordoglio per la scomparsa di un uomo che amava la sua Monteroni e la sua terra. Uno su tutti il saluto dell’editore di Telerama, Paolo Pagliaro: “Gran signore e maestro di vita, riposa in pace. Ci mancherai”.

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