Il saluto di don Adolfo all’Amministrazione: sei bella Monteroni, ovunque andrò ti amerò

Due momenti intensi e molto partecipati dalla comunità monteronese per il saluto a don Adolfo Putignano che dopo 31 anni di impegno pastorale e di servizio sacerdotale come arciprete e parroco della chiesa madre.

Prima nel Palazzo comunale l’incontro con il primo cittadino e gli amministratori. Così si è espresso l’arciprete Putignano dopo aver accolto la gratitudine del sindaco Storino. Un inno alla bellezza e all’amore per la sua città natale. Un canto ricco di fede, di spiritualità e di passione sacerdotale.

“Sei bella, Monteroni
Per la nobiltà d’animo che riveli ogni giorno con le tantissime persone che svolgono volontariato. Spendendosi con silenziosa donazione nella gratuità per i malati, nelle moltepliciservizi, nelle attività caritative, nella liturgia, nel rendere sempre più leggiadre le nostre chiese…

Per la generosità con cui sai donare. Dal semplice fiore alle grandi strutture, per cui nei secoli hai innalzato chiese con altari preziosi, costruito centri associativi, edificato un Asilo per gli orfani, i poveri, i fanciulli, costruito un Oratorio, realizzato un Museo,compiuto donazioni cospicue alla comunità…

Per il rilevante impegno con cui hai eretto parrocchie, divenuti importanti centri di vita e di formazione, riferimento identitario, aggregazioni proiettate sempre più a formare comunità…

Per la tua sensibilità e capacità culturale. Come attestano in modo straordinario i quarantadue anni di pubblicazione di questa impegnativo trimestrale, le ventotto edizioni della Rassegna d’arte sacra realizzata per ventotto anni con il consenso e il plauso di esperti, accademici e vescovi, o i vent’anni di ammalianti Presepi viventi…

Sei bella, Monteroni.

Per i tanti personaggi che hanno scritto meravigliose pagine di storia con Filippo Lopez y Royo, arcivescovo di Palermo e Presidente del Regno di Sicilia, Ignazio Falconieri, letterato, patriota, martire per la libertà, Pietro Putignano, sindaco generoso che nel 1778 donò alla comunità l’argentea statua del Santo Protettore, i tanti cittadini, che nell’epidemia del colera del 1867 scrissero pagine memorabili di eroica carità…

Per i tantissimi sacerdoti che, ricchi di fervido spirito comunitario, elevata cultura e zelo pastorale, hanno saputo guidarti sulla via della civiltà dell’amore.

E per i meravigliosi monumenti come il portale, il salone, la lapide di Rudiae del Palazzo ducale, la Chiesa Madre, le statue del Crocifisso e di S. Antonio...

Sei bella, Monteroni.

Perché hai saputo scrivere pagine gloriose degnedi grande lode. Come quando apristi il tuo cuore ai profughi albanesi, con emozionante gara di genuina sensibilità e stupefacente slancio di solidarietà.

O come quando riuscisti a realizzare in tempi assolutamente strabilianti e con sbalorditiva laboriosità il Velodromo degli ulivied i famosi Campionati italiani e mondiali, apprezzatissimi nella Penisola e in tante nazioni…

Sei bella, Monteroni.

Certo, ci sono pure rughe, segni di sofferenze e amarezze…

Ma, saldi sulle testimonianze positive del passato, grati a Dio per il Miracolo del 1867, invocando con rinnovata fede l’intercessione del nostro Santo dei Miracoli, ti sogniamo ancora più bella.

E ancora di più, ovunque andremo, ti ameremo.

Grazie, perché… Sei ancora più bella,carissima Monteroni!”.

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