Due coach in finale. La vigilia di Conte e Scarpa, il sogno del triplete pugliese

C’è veramente tanto entusiasmo in paese per le tre finali raggiunte dalle squadre giovanili di pallacanestro. Un traguardo storico senza precedenti che diventa, senza ombra di dubbio, motivo d’orgoglio per tutti i monteronesi.

Under 14, under 16 ed under 20 si contenteranno il titolo di campione regionale tra venerdì e domenica. Vera e propria boccata d’aria per gli amanti della palla a spicchi dopo la brutta stagione della prima squadra, terminata con la retrocessione in serie C1. Qualcuno ne è sicuro: le giovanili saranno il punto di partenza su cui rifondare il futuro del basket monteronese. Ma il successo dei giovanissimi ha un segreto e risiede nel grande lavoro di coach Mario Conte e coach Marco Scarpa, che abbiamo intervistato in esclusiva per TgMonteroni.

Mario Conte, 27 anni, artefice del successo di under 16 ed under 20, ci parla della nascita di una mentalità vincente: “Alla base, per me – aggiunge il giovane coach - c’è il lavoro ed il miglioramento dei fondamentali individuali. Dopo di che si cerca di contestualizzare il tutto nel lavoro di squadra, che si fonda su collaborazioni difensive ed offensive. La sicurezza si acquista allenamento dopo allenamento, condividendo un obiettivo comune e lavorando costantemente raggiungendolo tutti insieme”. Coach Conte, originario di Pozzuoli, si è trasferito a Monteroni soltanto la scorsa estate, dopo la chiamata della società che lo ha fortemente voluto come allenatore delle giovanili. A breve porterà a termine il ciclo di studi al corso di Ingegneria dell’Università Federico II di Napoli. Tuttavia è sempre riuscito a conciliare bene entrambe le cose: “venendo da una famiglia di appassionati di pallacanestro – continua Conte - ho cominciato a fare minibasket a 5 anni per poi proseguire tutta la trafila delle giovanili. A 20 anni ho smesso di giocare ed ho iniziato, forse anche un po' per gioco, a fare l’allenatore”. E sul cammino delle sue squadre: “Sia con la u16 che con la u20 – aggiunge - abbiamo affrontato le partite pensando una gara per volta. Ed i risultati son venuti da se. Sicuramente tra le nostre qualità c’è la voglia di non mollare mai, di non darsi mai per vinti e di lottare su ogni pallone”. Nelle squadre di coach Conte, peraltro, militano alcuni giovani interessanti che hanno già assaporato il parquet della Serie B: “la maggior parte del gruppo u18-u20 – continua Conte -ha fatto parte del roster della prima squadra. Ed anche qualcuno della u16 è stato già aggregato. Tutto dipende da loro, da come lavorano quotidianamente in palestra e dalla loro voglia di superare sempre i propri limiti”. Infine: “oltre alle due importantissime finali – conclude il tecnico 27enne -da giocare sabato e domenica (più quella di coach Scarpa di venerdì), c’è da ricordare anche il buon cammino dell’ u13 di coach Giuseppe Quarta, arrivata ad un passo dalle fasi finali, e l’ottimo campionato della u18, sfortunata nel trovarsi nell’unico girone che non prevedeva l’accesso alle finali scudetto per il terzo posto. Concludo ringraziando la società che mi è sempre vicina in tutto e la comunità monteronese che si è dimostrata grande appassionata di basket. Nessuno mi ha fatto mai mancare il suo sostegno ed il suo appoggio in tutte le gare. Vedere il palazzetto colorato è sempre una carica in più per affrontare al meglio ogni gara”.

Marco Scarpa, 47 anni, figura storica del basket monteronese ha deciso fin da subito di legare la sua vita ai colori della Nuova Pallacanestro Monteroni. Un amore iniziato all’età di 11 anni, fin dalle giovanili. Dopo una breve parentesi brindisina torna in patria per disputare i campionati di serie dal 90 al 94. Un altro anno al Bari dividerà la faccenda aperta con l’NPM: dalla stagione 95/96 non lo abbandonerà più i colori del suo paese fino al 2007. Oggi allena l’under 14, che domani 26 maggio disputerà la finale regionale al CUS Bari contro i pari età del Francavilla: “il segreto – dice Scarpa - sta nel provare a far appassionare i ragazzi a questo sport meraviglioso. Creare continui stimoli. In tutti i gruppi che ho allenato ho cercato di inculcare loro una frase che a me piace molto: non accontentarsi mai! Credo che sintetizzi a pieno la mia idea di gioco”. Ed ancora: “il nostro obiettivo – continua Scarpa - era quello di provare a migliorarci tecnicamente e tatticamente, cercando di arrivare fino in fondo passo dopo passo. Ci vuole abnegazione e spirito di sacrificio senza ombra di dubbio”. E tra una domanda e l’altra riaffiorano i ricordi dei vecchi anni passati nelle file monteronesi: “Ho giocato davanti alla mia gente – aggiunge Scarpa - Credo che per uno sportivo non ci sia niente di più bello. Ho avuto l’onore di condividere il campo con grandi giocatori. Ho lottato per i colori monteronesi e sono sempre stato orgoglioso di aver indossato questa maglia. La fascia di capitano mi riempiva il cuore”. Ma da allora son cambiate parecchie cose: “Il basket monteronese – continua la bandiera gialloblù - ha subito una grande evoluzione da allora. Basta pensare che 20-25 anni fa, era impensabile giocare alla pari con una squadra brindisina. Ora invece si vince anche. Il nostro livello si è notevolmente alzato. Negli ultimi anni abbiamo anche avuto dei campioni esemplari: mi viene in mente il grande Luca Bisconti, che è arrivato a vestire la maglia della nazionale sperimentale. E di recente la convocazione di Matteo Martina nella nazionale under 18. Credo che si sia lavorato davvero bene in questi anni”. Marco Scarpa ricorda ancora bene il momento del suo addio dai campi da gioco di 10 anni fa: “Per uno sportivo è il momento più tragico – aggiunge Scarpa - E’ stato tutto graduale. Facevo parte del roster ma non scendevo in campo quasi mai. La mia mente voleva ancora giocare ma il mio corpo non ne voleva proprio sapere. L’anno prima ricevetti dalla società una casacca simbolica con il mio numero. Il mio amato 12. Una sorta di ritiro della maglia. Mi ha fatto davvero tanto piacere”. Tuttavia, tra i suoi giocatori figura qualcuno che ricorda molto le sue caratteristiche: “tecnicamente c’è un ragazzino in cui mi rispecchio molto, ma non ve lo dirò mai”. Infine: “Ai tifosi auguro ogni bene – conclude Scarpa - Seguite sempre l’NPM. Colgo l’occasione per ringraziare chi mi ha trasmesso la passione per il basket: grazie presidente Cosimino Lauretti!”.

Ora testa ai prossimi appuntamenti: domani alle ore 14 l’under 14 si giocherà il primo posto con il Francavilla. Sabato toccherà all’under 20 sempre contro il Francavilla. Domenica invece sarà il turno dell’under 16 che affronterà l’Angel Manfredonia. Il basket monteronese inizia a risorgere: il “triplete” tutto salentino potrebbe già materializzarsi nella serata del 28.

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