Relazione negata, Volontà Popolare chiede incontro al prefetto: “Bavaglio all’opposizione”

L’opposizione scrive al prefetto e chiede un faccia a faccia per discutere dei fatti dell’ultimo Consiglio comunale. Al centro dell’istanza c’è lo stop alla discussione sulla

“relazione informativa dei risultati dell’attività esercitata della commissione consiliare permanente di Controllo e garanzia”.

Un resoconto che il presidente, il consigliere di opposizione Massimiliano Manca, avrebbe dovuto leggere in aula. La maggioranza ha votato per il ritiro del punto all’ordine del giorno (LEGGI ARTICOLO). E il gruppo di minoranza “Volontà Popolare”, in quell’occasione, ha abbandonato l’aula per protesta.

Tre le questioni all’esame della commissione: il piano mobilità, la sicurezza in piazza Italia (gru e cantiere ex Cinema) e l’utilizzo dell’atrio del Palazzo Baronale.

La richiesta inoltrata al prefetto di Lecce, Claudio Palomba, è firmata oltre che dal presidente della commissione, Massimiliano Manca, anche dagli altri consiglieri di centrodestra, Lino Guido, Mariolina Pizzuto e Oreste Paladini.

Nella missiva si parla di “gravi fatti accaduti in aula” e di “bavaglio”.

“Nel Consiglio del 27 novembre scorso, il capogruppo della maggioranza, rivolgendosi al sottoscritto Presidente della Commissione - ricostruisce Manca - ha chiesto il ritiro del punto all’ordine del giorno impedendomi di relazionare, avanzando a seguire una serie di considerazioni quasi a voler “modificare” la relazione attraverso la riconvocazione della Commissione stessa. Un consiglio comunale all’insegna del bavaglio per le minoranze e, cosa ancora più grave, con tentativi di condizionamento e intimidazione che hanno portato il gruppo di “Volontà Popolare” ad abbandonare l’aula quale segno di protesta”.

C’è da sottolineare, infine, il caso del cantiere dell’ex Cinema Italia. Nei giorni scorsi, l’Ufficio tecnico ha emesso un’ordinanza (LEGGI ARTICOLO) che intima alla ditta che ha eseguito i lavori di rimuovere entro 30 giorni gru e impalcature, che “non hanno i presupposti validi” per continuare a rimanere installati. Lo evidenzia lo stesso provvedimento, che riferisce di “situazioni di pericolo per l’igiene, la salute, l’incolumità delle persone”.

Eppure, nella relazione pubblicata sull’albo pretorio del Comune (relazione commissione controllo e garanzia - LEGGI), la conclusione riportata dai verbali della Commissione controllo e garanzia, che ha esaminato la pratica lo scorso 26 settembre, dice tutt’altro: “Le risultanze emerse sull’argomento - si legge nella relazione - sono state univoche relativamente alla questione sicurezza della gru di piazza Italia e che la stessa non rappresenta ad oggi pericolo per la pubblica e privata incolumità”.

Dunque, due conclusioni diametralmente opposte, a distanza di appena due mesi. 

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