Foto macabra su Whatsapp, la famiglia Pulli chiede rispetto: “Basta, sennò denunceremo”

"Basta con questa orribile catena, altrimenti saremo costretti a sporgere denuncia. Non aggiungete dolore al dolore”. A lanciare l’appello sono i cugini e il cognato di Roberto Pulli.

La famiglia del pavimentatore 56enne di Arnesano, morto mercoledì scorso mentre lavorava nel centro abitato di Monteroni, invoca quindi rispetto. Da giorni, infatti, sulle app di messaggistica istantanea sta circolando una foto del cadavere scattata pochi istanti dopo l’incidente e prima dell’arrivo dei carabinieri. Si tratta del corpo senza vita dell'uomo non ancora coperto da un telo: un’immagine raccapricciante che sta facendo il giro di chat e smartphone. Il 56enne è precipitato dal secondo piano di un’abitazione. Un volo di quasi dieci metri: una tremenda caduta sull’asfalto che non gli ha lasciato scampo. Il macabro scatto è purtroppo diventato virale.

“Abbiamo segnalato - fanno sapere alcuni cugini di Pulli e Giuseppe Giovannico, marito della sorella del 56enne - quello che sta accadendo alla polizia postale e ai carabinieri. A quelli che stanno continuando a condividere e diffondere l’orribile immagine tramite Whatsapp chiediamo un gesto di rispetto nei confronti di una persona che non c’è più e nei confronti di una famiglia distrutta dal dolore. Fermate questa orrenda catena. Non rendete ancora più tremenda una simile tragedia. Roberto e la sua famiglia non meritano tutto questo”, sottolineano i parenti. Che poi aggiungono: “Chi ha ricevuto la foto la elimini. Se questa macabra condivisione dovesse continuare presenteremo formale denuncia alle autorità competenti”.

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