Mattia, il dolore della comunità: “Assurdo emigrare e morire per il lavoro”. Il cordoglio della scuola

La prematura scomparsa di Mattia Renis unisce nel dolore l’intera comunità monteronese, che attende per i prossimi giorni il ritorno a casa della salma dello sfortunato ragazzo.

Troppo lo sconforto per la perdita di un giovane di soli 22 anni, andato incontro al più tragico dei destini per via di un drammatico incidente consumatosi in terra tedesca (LEGGI ARTICOLO). Un giovane che soltanto pochi giorni prima della morte si era caricato di forti speranze e tante aspettative per il nuovo lavoro ottenuto all’esterno presso una ditta edile, seguendo le orme del suo papà.

Il dolore per la tragedia avvenuta lo scorso venerdì si è poi riversato sui social. Tanti i messaggi da parte degli amici che tra lacrime e rabbia hanno voluto ricordare il ragazzo. “Rimarrai sempre nei nostri cuori, eri un ragazzo umile, educato e sempre disponibile. Ti ricorderemo sempre per il tuo dolce sorriso”. E poi ancora: “Inizi la giornata felice di andare a lavorare e poi non ritorni a casa. Non lo meritavi”. Ed è “assurdo che i nostri ragazzi debbano andare all’estero per trovare un lavoro per poi fare questa fine”. “L’angelo più bello ora sei tu”, è invece il commovente addio postato su Fb da Grazia Renis, zia di Mattia.

Intanto, non si è fatto attendere il messaggio di cordoglio da parte della preside dell’Istituto Comprensivo Vittorio Bodini, Lory Natale, che circa 8 anni fa ha avuto modo di conoscere Mattia ai tempi della scuola media frequentata poi anche dagli altri fratelli: “Una notizia terribile come quella della morte di un ragazzo poco più che ventenne non dovrebbe arrivare mai - afferma la dirigente Natale insieme alla vice Sabrina Govi- Noi tutti ci troviamo attoniti, increduli, incapaci di dare un senso alla perdita di una vita che si è spenta troppo presto, lasciandosi alle spalle il futuro, le speranze e un progetto di vita. E lasciando i famigliari e chi gli voleva bene ad affrontare lo sforzo di sopravvivere. Non c’è nulla che si possa fare o dire per alleviare ad un genitore un dolore come questo. Come comunità scolastica ci stringiamo in un abbraccio colmo di affetto e commozione ai genitori ed ai fratelli di Mattia, augurando loro di trovare la forza per sopportare”. 

mattia renis monteroniStruggente il ricordo della professoressa Marcella Quarta, sua ex insegnante di storia: “Caro Mattia – scrive Quarta - la tua tragica scomparsa ci sconvolge e rende ancor più vivo il tuo ricordo: lo sguardo limpido, dolce e sincero; la tua bontà e generosità d’animo verso tutti i tuoi compagni; la passione per la storia, che non ti ha aiutato a scrivere quella della tua breve vita. Siamo affranti, addolorati, sconcertati. Non potremo mai dimenticarti. Vivrai per sempre nello scrigno della nostra memoria e fra le schiere degli angeli che ti accoglieranno nell’amore del Signore”.

Mattia Renis era il primogenito di quattro figli. Lascia il papà Tonio, che era con lui in Germania, la mamma Simona, che subito dopo la tragedia ha raggiunto all’estero il marito per l’ultimo saluto allo sfortunato figliolo, due sorelle ed il fratellino più piccolo. Una famiglia umile e perbene, distrutta dal dolore e dall’ingiustizia. Monteroni perde un'altra giovane vita, vittima ancora una volta dell’asfalto. Quell’asfalto killer che ha spento le speranze di un giovane ragazzo emigrato all’estero per un lavoro e un futuro migliore. E che purtroppo ritornerà nella sua terra per l’ultima volta, atteso da una comunità che gli voleva davvero bene. I funerali si svolgeranno nella parrocchia dell’Ausiliatrice.

 

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