Monteroni all'Onu. Mello: i nostri ragazzi protagonisti di una bella storia

Monteroni sul tetto del mondo: l’associazione di volontariato “Giovani Handicappati” rappresenterà l’Italia nell’evento americano “On Display”, promosso dall’Onu per la Giornata mondiale della disabilità del 3 dicembre prossimo.

I ragazzi del Centro saranno sotto i riflettori internazionali con un video spot girato interamente a Monteroni.

La notizia è rimbalzata velocemente: la cittadella universitaria è pronta a rappresentare l’intera nazione in occasione dell’evento promosso dall’Onu nella giornata mondiale della disabilità del 3 dicembre. Tutto grazie all’encomiabile lavoro che l’associazione di volontariato “Giovani Handicappati” svolge da ben 25 anni.

Mi piace pensare che sia un premio per l’ottimo lavoro svolto in questi anni di attività – spiega Tonino Mello, tra i responsabili dell’associazione -. Una gioia immensa, che ci gratifica tanto e ci rende orgogliosi. Quando ho ricevuto la prima telefonata pensavo addirittura che si trattasse di uno scherzo: per realizzare ciò che stava avvenendo, ci ho messo un po' di tempo. Tutt’altra reazione invece hanno avuto i miei ragazzi, che alla notizia hanno letteralmente fatto salti di gioia. Già non è facilissimo tenerli a bada di solito, immaginate in quel momento (ride)”.

L’associazione monteronese, attiva sul territorio dal 1991, è stata contattata da un team di esperti composto da coreografi di eccellenza, capitanati dalla statunitense Sarah Swenson (LEGGI ARTICOLO). “Heidi Latsky Dance”, il nome del movimento referente dell’Onu, quest’anno ha deciso di pescare anche in Italia e precisamente a Monteroni di Lecce, che diventa a tutti gli effetti “città ambasciatrice dell’evento” insieme alle altre città scelte in tutto il globo. Lo scopo di questa manifestazione è quello di mettere al centro dell’attenzione mondiale le persone con disabilità fisiche e psichiche al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle stesse tematiche. Una delle tecniche ricorrenti effettuate dall’organizzazione per rappresentare tutto ciò è la realizzazione di cortometraggi: sarà proprio un video infatti a portare all’associazione e a Monteroni la visibiltà planetaria dell’Onu. “Come mi avevano spiegato dapprima per telefono - spiega Mello -  il progetto prevedeva la creazione un video da esportare in America con protagonisti i nostri ragazzi. Ci siamo così preparati ad accogliere la coreografa Swenson, che ha deciso di farci da guida in quest’esperienza. Bisognava dunque scegliere una location adatta e suggestiva per girare tutto ciò, oltre a selezionare un bravo regista. Sulla seconda figura non ho avuto dubbi: il monteronese Antonio Manfreda, che si rivelerà, poi, magistrale. Sulla scelta del set abbiamo speso un pò di tempo in più, fino a quando non ho proposto l’atrio del Palazzo Baronale”.

“La coreografa – ha rivelato il responsabile dell'associazione monteronese - è rimasta letteralmente senza parole, lo scenario era ottimo, in pieno stile italiano. La struttura d’altronde, antica di 500 anni, richiama ad atmosfere remote e cavalleresche, adatte per il nostro tipo di video. L’idea era quella di creare un museo a cielo aperto in cui le statue, rappresentate dai nostri ragazzi, non fossero osservate dagli occhi del pregiudizio ma da quelli dell’ammirazione. Fino alla data dell’evento siamo tenuti a non dire altro. Subito dopo pubblicheremo il lavoro su tutti i nostri profili”.

Il cortometraggio, da mesi spedito in America, è ora pronto per la prima mondiale nella serata del 3 dicembre. Ma per ottenere tutto ciò è stato richiesto molto lavoro e sacrificio: “Le prove per la coreografia credo siano state le parti più bella di quest’esperienza – aggiunge Tonino MelloMi sono commosso. Si è commossa anche Sarah. Vedere alcuni dei nostri ragazzi, gravemente malati a livello cognitivo, compiere quasi alla perfezione i movimenti che lei stessa richiedeva era qualcosa di inspiegabile. In quei giorni ho visto fare delle cose che mai prima di allora alcuni di loro avevano fatto. È stata un'emozione bellissima”.  Una storia ricchissima di significato dunque, che ha ancora tanto da raccontare. E intanto il centro inizia già ad organizzarsi per la diretta streamingStiamo facendo il possibile per cercare di capire come poter seguire in diretta la cerimonia - conclude  -. Non vediamo l’ora. Sarà un momento indescrivibile

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