All’ordine del giorno dell’ultima seduta del Senato Accademico dell’Università del Salento vi è stata la discussione in merito alla revisione dello Statuto. Diversi sono stati infatti i punti caldi messi al voto. Primo fra tutti l’eliminazione definitiva della “Facoltà” per ufficializzare il passaggio ai Dipartimenti come previsto dalla legge 240/2010, uno degli atti normativi previsti dalla cosiddetta “Riforma Gelmini”.
Il passaggio dovrebbe garantire l’autonomia dei Dipartimenti nelle attività di ricerca scientifica, di didattica e di formazione, oltre all’autonomia organizzativa, amministrativa e gestionale.
Soddisfatto a metà il gruppo “Studenti Indipendenti”, rappresentato dal monteronese Davide Manfreda: “Abbiamo espresso parere favorevole in merito - afferma il Senatore Accademico - ma astenendoci e rinviando la discussione sull’articolo 40 del presente Statuto, che prevede l’esclusione di una rappresentanza dei dottorandi di ricerca e degli assegnisti di ricerca dal Consiglio di Dipartimento. L’idea andrebbe perfezionata per garantire a tutte le parti della comunità universitaria la giusta rappresentabilità”.
La discussione si è poi spostata sulle modifiche del regolamento della Scuola Superiore ISUFI: si punta a favorire l’interdisciplinarietà, l’internazionalità e la collegialità, limitandone però l’autonomia amministrativa e gestionale. Che d’ora in avanti dovrà fare capo ai limiti definiti dal Regolamento di Ateneo per l'Amministrazione, la Finanza e la Contabilità.
Importanti modifiche anche in merito all’elezione del Rettore, con la ridistribuzione del peso dei voti espressi dal “Consiglio degli studenti” e dai rappresentanti degli studenti eletti nei vari organi collegiali.
Ora avranno un’importanza maggiore rispetto al vecchio Statuto: "Sono ottimista - dichiara Manfreda - era necessario rinnovare lo statuto del nostro ateneo da ben due anni bloccato. Ovviamente questo lavoro porterà i suoi frutti se anche i regolamenti successivi saranno coerenti e andranno in questa direzione. Vigileremo al riguardo. Dispiace solo che non tutti i professori fossero d'accordo sull’aumento del voto ponderato degli studenti, dal 20 al 25 %, per l'elezione del rettore ".
Infine, la mozione promossa dall’associazione Link Lecce e bocciata dalla stessa: “Premettendo la nostra assenza in sede di votazione - conclude Manfreda - aggiungo che la mozione articolata in tre punti non faceva che ribadire garanzie già presenti nella lettera di “Proclamazione di sciopero degli esami di profitto” presentata nei mesi scorsi dai docenti e dai ricercatori universitari italiani. E nello specifico articoli 3, 4 e 5 delle modalità della manifestazione di astensione. Non possiamo che comprendere le posizioni contrarie dei docenti, non condividendone però le modalità di azione. E’ necessario piuttosto far fronte comune verso le ingiustizie che affliggono tutte le parti della comunità universitaria. Già dalla pubblicazione della lettera di sciopero abbiamo avviato un dialogo con i docenti firmatari, assicurandoci così che la futura sessione non si trasformi in un ostacolo per gli studenti. Le proposte della mozione si ritrovano quindi ad essere una mera ripetizione di garanzie già sottoscritte e decisioni che dovranno comunque essere rimandate all’attenzione dei Dipartimenti in caso di disagi non riscontrati allo stato delle condizioni attuali”.