100x100 - SUPERBRAVI DI CASA NOSTRA
Ecco la “Carica dei 100”. Gli esami di maturità si sono appena conclusi. E con una serie di interviste conosciamo i “superbravi” di Monteroni che si sono diplomati con il massimo dei voti. Per scoprire insieme chi sono le giovani eccellenze: sogni, emozioni, ambizioni e passioni dei nostri “geni”. E soprattutto che cosa c’è nel futuro, tra prospettive universitarie e professionali, dei monteronesi doc che con impegno e sacrifici si sono fatti valere nel loro percorso di studi. (m.c.)

(Appello ai lettori: per segnalare gli studenti di Monteroni che hanno preso 100 alla maturità scrivete a info@tgmonteroni.it)

La carica dei 100. Serena Lezzi con “Lode”: “Mente aperta e non arrendersi mai”

Con la sesta tappa termina il viaggio alla scoperta dei giovani concittadini che si sono diplomati col massimo dei voti. E dulcis in fundo, l’ultima intervista è dedicata ad una “super-eccellenza” che ha ottenuto anche la Lode. Si chiama Serena Lezzi, è nata a San Cesario il 3 dicembre 1997, vive a Monteroni.

E si è diplomata con 100/100 e Lode al Liceo Scientifico Banzi di Lecce. L’unica monteronese che, agli Esami di stato 2016,  ha aggiunto alla sua maturità da “record” anche questo ulteriore riconoscimento al merito.

Serena, complimenti per il risultato. Cosa porterai con te di questi cinque anni di liceo e come si arriva a prendere 100 e lode?
Risceglierei il mio “Banzi” migliaia di volte, perché è una scuola progressista, dinamica, all’avanguardia e aperta al mondo. Devo molto a questo liceo, ha formato la maggior parte del mio carattere. Porterò con me tanti ricordi. Per esempio, nel 2013, ho avuto la possibilità di vincere una borsa di studio per compiere un viaggio-studio in Danimarca con Intercultura, di cui la mia scuola è il centro provinciale. Ma ancora ricorderò le nostre giornate dell’arte, i “BanzArt”, o le tante iniziative culturali, musicali, artistiche di ogni genere. Rimarranno nella mente anche le olimpiadi di Filosofia, che son riuscita a vincere, i miei grandiosi compagni, i miei immensi professori, il mio impegno e le soddisfazioni di fine maturità. Per arrivare al 100 e lode ci vuole tutto questo: ci vuole una mente aperta, non arrendersi mai, continuare ad impegnarsi e soprattutto bisogna anche prendere il meglio da ogni piccola avventura per trovare fiducia in se stessi.

 Parlaci delle tue passioni…
La mia prima passione è sicuramente la musica. All’età di 8 anni iniziai a studiarla presso l’Associazione musicale Maria SS Ausiliatrice di Monteroni, approcciandomi per la prima volta al flauto traverso. Da allora faccio parte della Banda di Monteroni e studio da 5 anni presso il conservatorio Nino Rota di Monopoli (Ba). Qualche mese fa ho seguito anche un corso organizzato dalla mia scuola con Raffaele Casarano, grande jazzista della nostra terra, famoso a livello internazionale. Anche ascoltare la musica però è molto importante per me, perché mi permette di guardare le cose dall’esterno, trascenderle, analizzarle. L’amore per lo space rock mi ha spinto poi ad andare quest’anno al concerto dei Muse. Mi interesso anche di cinema, via privilegiata per conoscere la realtà; per esempio proprio quest’anno sono stata giudice per l’assegnazione del premio David di Donatello Giovani, seguendo il cineforum presso DB D’Essai di Lecce. L’altra mia grande passione è coltivare le amicizie, boccate d’ossigeno durante l’apnea della quotidianità. E poi, sono anche una grande fan di serie tv, in particolare di “Trono di spade”. Non posso proprio farne a meno.

Qual è il tuo libro preferito? E l’ultimo che hai letto?
IL mio libro preferito è “Siddharta” di Herman Hesse, un capolavoro di somma sapienza. Ma poiché faccio parte della “generazione Harry Potter”, non posso non nominare la saga che mi ha fatto innamorare della lettura. L’ultimo che ho letto è stato “L’Alchimista” di Paulo Chelho

 

Mentre il tuo film preferito? E l’ultimo che hai visto?

Il mio film preferito è “Star Wars - episodio III, la vendetta di Sith” . E’ una tragedia epica che mostra la relatività degli ideali e l’influenza deviazionista cui sono sottoposti i giovani. L’ultimo che ho visto è invece  “Lucy” di Luc Besson: una spassionata riflessione sul tempo come unità di tutte le cose.

 

Tornando al futuro, cosa ti attende adesso?

Frequenterò la facoltà di Fisica qui all’Università del Salento.

 

Domanda cult, cosa vorresti fare da grande?

Da grande vorrei fare la ricercatrice nell’ambito dell’astrofisica. Mi piacerebbe studiare i misteri dell’universo in cui siamo immersi e che conosciamo ancora così poco. Il cielo ha un fascino a cui è impossibile resistere: una volta alzati gli occhi verso le stelle, è impresa ardua ricondurti verso le cose terrene. Per iniziare ho partecipato ad un corso di astronomia organizzato dalla mia scuola quest’anno e ad un altro tenuto dall’Università del Salento pochi giorni fa.

 

E dove immagini la tua vita familiare? Qui o altrove?

Il lavoro nella ricerca purtroppo mi obbligherà ad andare fuori. Per cui credo che come conseguenza della vita lavorativa, anche la vita familiare sarà altrove. Il mio obiettivo è quello di fare carriera all’estero e di ritornare poi qui in futuro per onorare la nostra terra e soprattutto la nostra università che merita così tanto, ma che in questo momento ha bisogno come non mai di sostegno.

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