Tragedia a Torre Lapillo: muore monteronese. Arrestato centauro

 Tragico incidente intorno alle ore 19 di ieri sulla provinciale che collega Torre Lapillo con Porto Cesareo. Un uomo di Monteroni, Venerio Caione, 61 anni, che durante l’estate villeggiava nella marina, è stato investito e ucciso da una moto.

La dinamica
Secondo una prima ricostruzione della dinamica, la vittima stava attraversando la strada a piedi e trasportava dei rifiuti da gettare nei cassonetti, quando è stato centrato da una Suzuki 600. È successo nei pressi del camping Porto Cesareo: il due ruote, che procedeva a forte velocità, ha prima superato incautamente un’autovettura che si era fermata proprio per consentire l’attraversamento del 62enne e poi ha travolto la vittima. Trasportato d’urgenza in ospedale dal 118, l’uomo è stato ricoverato nel reparto di Rianimazione del Vito Fazzi di Lecce. Il monteronese però purtroppo non ce l’ha fatta: a seguito dei traumi riportati su tutto il corpo, è deceduto nel nosocomio leccese intorno alle 23.

 L’arresto del conducente della moto risultato positivo al drugtest
Il conducente della moto, un giovane di 34 anni domiciliato a Porto Cesareo, Andrea Scatigna, operaio già noto alle forze di polizia, in base alle nuove norme è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale. Anche il centauro ieri sera è stato trasportato al Fazzi: ha riportato diverse lesioni, tra cui la più grave è la frattura delle ossa nasali. Ed è stato dimesso con una prognosi di 21 giorni. In ospedale i carabinieri hanno proceduto con l’ausilio del personale medico ad effettuare le analisi del sangue per verificare l’eventuale assunzione di alcol e droghe, ovvero lo hanno sottoposto ad alcoltest e drugtest. Secondo gli esiti dell’esame tossicologico, Scatigna è risultato positivo ai cannabinoidi, agli oppiacei e alla cocaina. E nella notte appena trascorsa i carabinieri della stazione di Porto Cesareo, in collaborazione con i colleghi dell’Aliquota radiomobile della Compagnia di Campi Salentina, hanno proceduto al suo arresto in flagranza di reato. Su disposizione del Pm di turno Massimiliano Carducci, il 34enne appena lasciato l’ospedale è stato condotto presso la propria abitazione. Per lui sono scattati gli arresti domiciliari. 

 La vittima lascia moglie e tre figli
Venerio Caione avrebbe compiuto 62 anni a settembre. Era originario di Arnesano, ma viveva a Monteroni. Faceva l’intonacatore. E ora era in pensione. A Torre Lapillo (frazione di Porto Cesareo) aveva la sua casa estiva. Lascia la moglie, la mamma e tre figli, una donna e due maschi, il più piccolo di soli 16 anni. La salma si trova nella camera mortuaria dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nelle prossime ore, prima che il feretro venga riconsegnato ai familiari per i funerali, il medico legale effettuerà un esame esterno sul corpo della vittima. Intanto, rabbia e indignazione in paese per una morte così assurda. Una tragedia causata da un giovane che dopo aver assunto sostanze stupefacenti si è messo alla guida di una moto di grossa cilindrata investendo e uccidendo il 62enne di Monteroni.

L'abbraccio e le riflessioni da parte del primo cittadino
Messaggio di cordoglio da parte del sindaco Angelina Storino, "nell'apprendere la notizia della tragica e improvvisa scomparsa del nostro concittadino Venerio Caione, voglio esprimere tutta la mia personale vicinanza e quella dell'intera amministrazione ai suoi familiari ed amici,  e assicurare loro,in questo triste momento, il più sincero e commosso abbraccio".
L'assessore alle Politiche Giovanili, Noemi Puce sottolinea l'importanza della prevenzione quale unico mezzo per scongiurare queste tragedie. "Il mio appello è rivolto a tutti i miei coetanei e alle giovani generazioni: dobbiamo essere più responsabili, dobbiamo fare di tutto per evitare queste tragedie quando ci mettiamo in strada. È difficile e doloroso perdere un amico, un papà, un conoscente o un nostro coetaneo in un incidente stradale e tutto questo sipuò evitare con la prudenza e il rispetto per la nostra vita e quella degli altri".

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