“Anch'io ero lì”. Carabiniere monteronese in servizio ad Ischia racconta il terremoto

La testimonianza di un appuntato monteronese residente ad Ischia: “Attimi di paura, ma la popolazione sta reagendo. La situazione è un po' confusa, ma sotto controllo”.

A parlare è Gian Marco Guido, 40enne monteronese, residente a Ischia da 14 anni. Da altrettanti è appuntato della sezione motociclisti della aliquota radiomobile della compagnia “Carabinieri di Ischia”. La sua posizione all’interno della Forze dell’Ordine, gli ha permesso di vivere in primo piano la sfortunata vicenda accaduta pochi giorni fa: “Ero a casa con la mia famiglia – afferma Guido – Quando tutto ad un tratto avvertiamo delle scosse di terremoto. Il lampadario inizia a dondolare. Poco tempo dopo va via anche la luce. Eravamo in panico totale. Fortunatamente, nel mio paese, Ischia Porto, la paura è durata solo una manciata di secondi. Nella nostra zona il terremoto non ha recato danni. Ci tengo infatti a precisare che, al contrario di quanto diffuso nei telegiornali, non è stata colpita tutta l’isola. Solo comuni come Casamicciola, Lacco Ameno e dintorni”.

La scossa, registrata ad una profondità di appena cinque chilometri a largo dell’isola del Golfo di Napoli, ha infatti colpito le località settentrionali. Sette i palazzi crollati a Casamicciola, già teatro di un disastroso sisma nel 1983 che causò 2300 morti: “Alcune persone del luogo avevano rivisto negli occhi la tragedia di qualche anni fa – continua Guido - Noi carabinieri siamo stati richiamati subito la sera stessa della tragedia dalla Caserma per vedere come affrontare la situazione. E cosi siamo giunti sul posto. Ci siamo messi a scavare con le mani per tirare fuori le persone rimaste sotto le macerie. Abbiamo messo tutti in sicurezza. Prontamente sono intervenuti poi i Vigili del Fuoco e tutti i volontari della protezione civile”.

E poi l’elogio al lavoro delle Forze dell’Ordine: C’è da aggiungere una cosa molto importante – continua Guido - Il fatto che il terremoto sia avvenuto su un’isola, complica un po' tutto. In questi casi è sempre difficile prestare soccorso, o meglio far arrivare i soccorsi via mare. Ma devo dire che tutte le Forze dell’Ordine sono state efficientissime. I soccorritori provenienti da Napoli sono stati veramente in gamba e non si sono fatti aspettare. Hanno fatto un gran lavoro”.

Il bilancio definitivo dei feriti, secondo quanto riferito dai medici dell’ospedale e del 118, è di 42 persone, di cui solo 16 hanno chiesto ricovero. Ammontano a due invece i morti. Tra questi una donna, ritrovata proprio dal carabiniere monteronese: “La prima cosa che abbiamo notato appena siamo arrivati sul posto è stato il cadavere di una signora – continua il monteronese - Era stata schiacciata dal cornicione di una chiesa. Purtroppo non c’è stato niente da fare”. E poi la buona notizia dei fratellini messi in salvo: “Come avrete potuto sentire dai media, fortunatamente Ciro e Mattias sono vivi e vegeti. La loro salvezza è stata una boccata d’aria per tutti noi. Un briciolo di speranza per i cittadini. A dir la verità la gente sta collaborando davvero tanto: molte persone del luogo stanno aprendo le case ai bisognosi; gli alberghi hanno messo dei servizi a disposizione. Il popolo di Ischia si sta dimostrando solidale”.

Il pensiero delle persone del luogo va poi ad un'altra e non meno importante questione, quella legata al turismo ed alla paura che Ischia possa subire un calo di attrazione nei prossimi mesi: “Purtroppo ci sono da fare anche altre considerazioni – conclude Guido - Fra qualche giorno il terremoto sarà alle spalle ed i cittadini pensano già al futuro. Loro credono che tutto ciò potrebbe creare cattiva pubblicità al territorio. La mattina dopo, circa 10.000 turisti hanno abbandonato l’isola. Mi riferisco sempre alle zone interessante dal terremoto, perché nelle altre la gente è ancora qui e non ha avuto nessun tipo di problema. Ischia è una località che vive di turismo. C’è il rischio che la gente nei prossimi mesi, ci pensi due volte prima di soggiornare sull’isola”.

Tuttavia, la situazione attuale è sotto controllo, nonostante ci sia un po' di confusione: “E’ stata creata una zona rossa, in cui non si può mettere piede – afferma l’appuntato - Molte case sono crollate. Parliamo di abitazioni antiche con muri di tufo che non hanno retto alla tempestività del terremoto. Ora gli esperti stanno facendo tutti i controlli possibili per verificare l’agibilità delle case, ma sicuramente quasi tutte saranno abbattute per via dei gravi danni. Attualmente ci sono più di 2600 sfollati. E’ stato sistemato un campo, con tende e servizi per venire incontro alle persone. C’è ancora molta paura da parte dei cittadini, ma piano piano tutto si sistemerà. Ischia è forte e supererà anche questa”.

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