La firma del pm Alfredo Manca per l'arresto del presunto assassino di Antonella Lettieri

C'è la firma di un giovane magistrato di origini monteronesi in calce all'ordinanza di arresto di Salvatore Fuscaldo, il presunto autore del terribile femminicidio consumatosi la sera dell'8 marzo scorso a Cirò Marina

e che ha aggiunto un altro nome, quello di Antonella Lettieri, alla lunga lista degli omicidi ai danni di povere donne, spesso sole e indifese.

Il titolare dell'indagine che in pochi giorni è giunta ad un'ipotesi di imputazione, è Alfredo Manca, 34 anni, da tre in Magistratura, sostituto procuratore in servizio presso l'Ufficio dei pm di Crotone, il cui Capo, peraltro, da qualche mese, è un altro salentino, il leccese Giuseppe Capoccia. Il papà di Manca, invece è un noto cardiologo di Monteroni con alle spalle anche una breve esperienza da sindaco della città.

La povera Antonella Lettieri, 42 anni, è stata massacrata a colpi di coltello inferti su torace e braccia e di un altro oggetto contundente al capo, la sera della Festa della donna. L'uomo trasferito in carcere era già iscritto nel registro degli indagati e nell'interrogatorio cui l'aveva sottoposto, nei giorni precedenti il fermo, il pm Manca, si era avvalso della facoltà di non rispondere. Ma ciò che pare abbia dato una svolta determinante alle indagini sono stati i risultati del test del Dna compiuto dai militari dell'Arma del Ris di Messina in seguito ad alcuni prelievi effettuati nell'auto e sui vestiti del presunto assassino. Gli esami di laboratorio avrebbero incastrato il 50enne calabrese, vicino di casa della vittima; la moglie pare fosse tra le amiche della vittima. A quanto è dato di sapere, il massacro pare sia avvenuto in seguito ad una lite furibonda per motivi di natura economica

Così, i carabinieri del Comando provinciale di Crotone hanno posto in stato di fermo Salvatore Fuscaldo, 50 anni, bracciante agricolo, marito dell’amica della vittima. L’uomo dovrà rispondere di omicidio pluriaggravato. Non sono mancati i tentativi di linciaggio: appena si è sparsa la notizia dell'arresto tanti cittadini di Cirò Marina, amici e conoscenti di Antonella, ricordata da molti come donna discreta e riservata, si sono radunati all'ingresso della caserma e non appena l'uomo è uscito accompagnato dai militari, al termine dell'interrogatorio di rito, la folla ha tentato di aggredirlo e di strapparlo ai carabinieri.

Ancor prima dell'arresto, in una nota diffusa dalla famiglia di Antonella per il tramite dell'avvocato Mariano Salerno, legale dei Lettieri, all'indomani della fiaccolata di solidarietà cui avevano partecipato migliaia di concittadini della povera vittima di una violenza così brutale, cosi aveva già ringraziato gli inquirenti per l'impegno profuso fino a quel momento: "...Un sentito ringraziamento va alle forze dell’ordine, in particolar modo al Capitano Alessandro Epifano, Comandante la Compagnia dei Carabinieri di Cirò Marina ed al Colonnello Salvatore Galliano, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Crotone, i quali con integerrimo attaccamento al dovere, coordinati dal Pubblico Ministero Dott. Alfredo Manca sostituto Procuratore della Repubblica di Crotone, lavorano incessantemente alla ricerca della acclamata e richiesta verità".

 

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