Festa 4 novembre, dalle ricerche spuntano altri 18 caduti monteronesi. Due lapidi in memoria

Quest’anno la Festa dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate tenutesi a Monteroni hanno assunto un particolare significato poiché, presso il Monumento ai Caduti, sono state scoperte due lapidi marmoree con l’incisione di diciotto militari monteronesi caduti nell’ultimo conflitto mondiale.

Tale dato è emerso dalle accurate ricerche condotte dal Luogotenente della Guardia di Finanza Salvatore Quarta su concittadini che, nella Seconda Guerra Mondiale, furono chiamati alle armi, tra il 1939 e il 1945, per la difesa della Patria nei vari fronti belligeranti, in particolare quello Occidentale, Greco – Albanese, d’Africa e nel Mediterraneo.  I “nuovi” caduti presenti sulle due lastre sono: Bruno Augusto Vincenzo Santo (bersagliere, deceduto il 10.4.1941), Centonze Cosimo (aviere, dec. il 28.3.1945), Lecito Alvaro (fante, dec. il 15.5.1945), Lorenzo Giuseppe (artigliere, dec. il 8.3.1945), Manfreda Giovanni (capo mecc. 2° classe, dec. il 30.3.1941), Marra Antonio (aviere, dec. il 29.11.1942), Mello Antonio (fante, dec. il 17.12.1940), Mistico Gino Salvatore (artigliere, dec. il 1.3.1946), Murciato Francesco (M.V. S. N., dec. il 2.12.1940), Pallara Salvatore (artigliere, dec. il 12.3.1943), Pati Giuseppe Oronzo (fante, dec. il 18.9.1942), Pati Oronzo (artigliere, dec. il 24.8.1943), Quarta Antonio (artigliere, dec. il 31.1.1943), Quarta Raffaele (fante, dec. il 4.10.1944), Quarta Salvatore (fante, dec. il 4.8.1940), Scippa Vincenzo (carabiniere, dec. il 9.3.1942), Taurino Raffaele (artigliere, dec. il 14.7.1944) e Zappatore Antonio (serg. magg., dec. l’11.7.1943). L’intervento del Presidente dell’Associazione Arma Aeronautica – sezione di Monteroni, Col. (r) Edoardo De Rinaldis, ha sottolineato la valenza della ricorrenza: “[…] I nostri militari dimostrano di aver raggiunto altissimi livelli di efficacia comprovando di non essere più strumenti di guerra ma tutori di valori universali che mirano alla salvaguardia degli interessi strategici nazionali ed internazionali”. Anche il sindaco, dott.ssa Angelina Storino, ha espresso entusiasmo nel valorizzare i nomi dei diciotto caduti incisi sulle nuove lapidi: “[…] Significa tener vivo e saldo il rispetto delle tradizioni, significa coltivare vivamente quel sentimento di gratitudine per quelle persone che ci hanno permesso, che ci permettono, con il loro impegno e il loro sacrificio, di vivere liberi e in pace oggi”. “Il Canto degli Italiani”, intonato dai ragazzi degli Istituti  Comprensivi “S. Colonna” e “V. Bodini”, dai membri dell’«Ass. Volontari Giovani e Handicappati» ed eseguito dall’Ass. Mus. “Rocco Quarta”, ha suggellato un intenso momento di comunità e di unità.

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