Processo all'Innocente. Esce il cd del nuovo musical di don Giuseppe

[INTERVISTA] In questi giorni esce il nuovo album-musical di don Giuseppe Spedicato dal titolo “Processo all’Innocente” (la presentazione domani, 27 ottobre presso il teatrino del Convitto Palmieri a Lecce alle 19)

e noi lo incontriamo per parlare di quest’ultimo lavoro e della sua passione per il musical, ci accoglie con molto piacere e disponibilità e ci racconta così le sue esperienze:

Iniziamo col dire che è da 23 anni che faccio musical, prima a livello amatoriale con i giovani della parrocchia  di Melendugno, di San Pio e S. Lazzaro a Lecce e a Novoli, che a livello professionale a Roma, con l'ultimo grande progetto “Non abbiate paura” il musical sulla vita di Giovanni Paolo II realizzato ,in prima mondiale, presso l’Auditorium di via della Conciliazione a Roma dal 21 al 24 aprile 2014, in occasione della canonizzazione del grande papa Karol Wojtyla”.

Ma da cosa nasce l’idea del musical e con quale obiettivo?
Il mio intento è quello di avvicinare la Chiesa alle nuove generazioni e viceversa, attraverso attività di per sé coinvolgenti,educando a  donare con semplicità e amore i talenti che ciascuno ha ricevuto sottraendoli alla tentazione del godimento individualistico. Da piccolo mi domandavo come mai in tutte le parrocchie ci fosse un teatro e ciò mi ha fatto capire che in realtà il teatrino parrocchiale nasce proprio come esigenza di comunicazione, un ragazzo, che vive delle situazioni particolari, attraverso la recitazione e stando insieme con gli altri supera  problematiche a livello personale , emotivo, caratteriale e si mette in discussione con se stesso e gli altri . Inoltre, io credo, che nel teatro possiamo ricevere  consensi o  critiche e questo ci porta a  mettere a nudo noi stessi di fronte alla verità di quello che è il parere del pubblico in sala. Mi piace l’idea di portare in scena attraverso il musical la storia di uomini e donne santi, esempi di vita che rispondono ad una chiamata, realizzano un progetto , si donano agli altri… si perché tante volte questi fratelli maggiori nella fede vengono visti come delle persone che sono totalmente distanti da noi, quasi dei predestinati alla santità, dimenticando forse che sono come noi , forse meno difettosi,o forse più coraggiosi di noi. Negli anni passati ho portato in scena figure come Madre Teresa, Francesco, Chiara di Assisi, ma sentivo dentro di me che mancava qualcosa. Più volte mi sono chiesto cosa. E la risposta l’ho trovata in questi mesi. “ Il processo all’Innocente” che sto progettando è una grande scommessa con me stesso. Spesso restiamo senza parole di fronte al mistero del dolore, dell’ abbandono, del tradimento, del rinnegamento, della consegna, del giudizio, della condanna , della prova , della morte. Ma se ci fermiamo un istante, ogni giorno ognuno di noi, vive queste situazioni … attraverso questo lavoro voglio consegnare allo spettatore questa chiave di lettura,la passione di Cristo è una strada a doppio senso , attraverso la croce siamo stati portati a Dio, e Dio è stato portato a noi. Gesù è venuto  nel mondo per salvare i peccatori. Egli non è venuto  per aiutarli a salvarsi, né indurli a salvarsi, e nemmeno per consentire loro di salvarsi. Egli è venuto per salvarli! Quindi senza Gesù  non c’è salvezza! Non c’è un raggio di speranza! Nella presentazione del CD ho voluto sottolineare questo tema con temi musicali pop e contemporanei.

Cosa è importante nell’arte del teatro?
Quando si scrive un opera in teatro la cosa più ’importante è toccare il cuore della gente. Una frase in particolare porto sempre nel mio cuore. Ed è un pensiero del grande maestro Gino Landi che assistendo alla “prima” del  musical “Non abbiate paura”a Roma ,venendo nei camerini a congratularsi con l’intero cast accostandosi a me mi bisbigliò nell’orecchio “Sei un incosciente! Poi sorridendomi aggiunse … scrivi , crea i tuoi personaggi  e sogna , emozionandoti come un bambino … e magari gioisci e piangi pure … ma  il giorno in cui non sentirai più nulla dentro il tuo cuore … scendi dal palco e chiudi il sipario”. Ho scoperto che il musical  è la bella copia della vita: il male è punito , il bene vince, l’amore è per sempre e la morte è finta; per questo metto insieme le mie “ storie” e le consegno  nelle mani di chi è capace di trasformarle in belle emozioni.

Indubbiamente la figura di Giovanni Paolo II ha avuto un grande rilievo per la chiesa e per il mondo degli ultimi 30 anni circa, ma precisamente da cosa nasce la scelta di fare un musical proprio su questo grande uomo?
Scrivere un Musical sulla figura di Giovanni Paolo II ,il Papa che a detta di molti, ha cambiato  il mondo, è stata un’emozione  profonda , intensa  e  particolare , a motivo dell’eccezionale  e  inconfondibile profilo di Wojtyla;  lui che  da giovane  voleva  seguire   i  grandi  mistici, lontano  dai  clamori  del  mondo  ,  salito  sulla  cattedra   di  Pietro, ha invece rivoluzionato lo stile del pontificato: piazza , stadi  e  ippodromi  sono diventati  le nuove cattedrali da riempire di popolo.
E’ un evento che non ho  timore a definire straordinario , perché, a rischio di peccare in modestia, credo che in questo musical il Signore ci abbia messo  in qualche modo le sue mani.  Nei lunghi mesi di lavoro, dalla stesura del testo ,alla sua rappresentazione scenica abbiamo, un po’ tutti avvertito la presenza in mezzo a noi  di questo grande Papa e soprattutto  nostri giovani  attori che lo  hanno  interpretato , hanno quasi rivissuto  le sue gioie, le sue emozioni, le sue  sofferenze,le sue estasi. Il testo nasce in Puglia nel 2007 e precisamente a Novoli un paesino a pochi chilometri da Lecce. Dopo pochi anni dalla morte di Giovanni Paolo II ( 2005) scrivo il copione e con i giovani della parrocchia porto in scena lo spettacolo in onore del Santo Padre polacco dal titolo " Non abbiate paura", presso il Teatro Politeama di Lecce e diverse città del Salento e della Puglia.
Nel 2010 in occasione della beatificazione di Karol Woytjla,incontro a Putignano Gianluca Ferrato e gli affido la regia dello spettacolo. Insieme con un altro amico , Andrea Palotto , dopo una attenta e curata rielaborazione del testo debuttiamo in anteprima nazionale presso il Teatro Italia a Roma. Nel 2014 la "JonathanL" production in occasione della Canonizzazione del Beato Wojtyla ne decide una nuova produzione riaffidandone ai noi tre l'aggiornamento dei testi per la regia di Gianluca Ferrato e Andrea Palotto, fissandone l'anteprima mondiale presso l'Auditorium Conciliazione di Roma.

Ci sono dei progetti per il futuro?
Certo, come si suol dire l’appetito vien mangiando e dopo questa esperienza mi sono cimentato a scrivere una trilogia"Frammenti di vita...su un palco" dove in un certo senso spiego alle nuove generazioni che cos'è per me il teatro. In questa trilogia ho messo 4 testi: un musical che ho scritto e recitato personalmente "Un'alba per noi", poi come secondo testo ho scritto "Non abbiate paura", dove racconto la storia di questo incontro con il pontefice, e nella terza parte "Processo all' Innocente" che era scritto ma ancora non composto né musicalmente né dal punto di vista artistico. Il cd "Processo all' innocente" appartiene al terzo capitolo di quel progetto che non è stato ancora rappresentato ma nel frattempo ho creato le musiche, le basi, e credo che a Pasqua prossima realizzerò il progetto musical vero e proprio con gli artisti che non so ancora se saranno ragazzi, professionisti, attori, ancora sto valutando le tante circostanze. Il percorso si concluderà poi con un altro filone che sarà quello di presentare un progetto su Agostino che spero possa realizzarsi per il 2018. Ma a Monteroni di Lecce, negli ultimi mesi  ho già creato un evento, “La Casa della Befana”. Adesso siamo in fase di progettazione perché l'evento di Monteroni cresca e diventi un appuntamento per tutti i bambini non soltanto di Monteroni ma del bacino dell'intero Salento e anche sponsorizzato dalla Ra a largo raggio. Tutto ciò perché sento il desiderio forte, essendo un monteronese doc dalla nascita, di dare un impulso a questa comunità. Ognuno di noi ha dei talenti e tante volte questi talenti sono racchiusi dentro noi stessi, io vorrei che invece di farli imputridire nella chiusura egocentrica di persone che ce li hanno e non li fanno emergere, ho il desiderio di incontrare queste persone e far venire fuori il meglio che hanno dentro di se.

A questo punto non ci resta che farle un grande in bocca al lupo per tutti i bei progetti che ci ha anticipato!
Viva il lupo, grazie  e a presto!

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