Dalla Sardegna a Monteroni per lodare. Concerto polifonico in onore del Crocifisso

I solenni festeggiamenti in onore del SS. Crocifisso offrono un’opportunità unica nel suo genere. Domani alle ore 20.00 presso la Chiesa Madre di Monteroni di Lecce

si potrà assistere al Concerto del Coro “Sos Cantores de Garteddi” di Galtellì, provincia di Nuoro; tale evento è organizzato dall’amministrazione comunale di Monteroni e dal fattivo sostegno del Comitato Festa “SS. Crocifisso”. Protagonisti principali saranno le voci che proporranno l'antica tradizione orale del canto sacro popolare; si tratta di un repertorio tramandato “da padre in figlio” d’inestimabile valore artistico. I canti rappresentano un attento lavoro di ricerca trasmesso dalle diverse generazioni in cui si può individuare anche tutto il canone dell’Ordinarium Missae, del Vespro della Domenica, dell’Ufficio dei Defunti e di diversi “Gotzos”.

Questi ultimi sono dei componimenti strofici in lingua sarda di carattere religioso derivato dai Goics catalani, importati dagli spagnoli nel periodo della dominazione. L’organico de “Sos Cantores de Garteddi” è costituito da quattro parti vocali maschili: tenore 2°, tenore 1°, baritono e basso (voche, mesu voche, contra e bassu); durante l’esecuzione i cantori si dispongono in cerchio.

Il gruppo si è esibito su tutto il territorio della Sardegna, in svariate località della penisola italiana e in alcuni paesi dell’Europa (Francia, Ungheria, Germania, Inghilterra), partecipando tra l’altro a due concorsi, dove ha riscosso il premio della critica; al suo attivo ha due produzioni discografiche: “Te fons salutis” e “Vexilla Regis”.

Angelo Pisanu e Mauro Mameli (voche), Francesco Disi (mesu voche), Angelo Saggia e Gabriele Cosseddu (contra), Cosimo Sedda, Giovanni Disi e Davide Murreddu (bassu) e Salvatore Serra (organo) hanno voluto esternare il loro entusiasmo: “Sarà per il nostro coro, dopo ventisei anni di attività, la prima volta nell’Italia meridionale: è per noi motivo di gioia e di orgoglio. Siamo doppiamente felici perché canteremo nel Salento, terra pregna di storia e cultura. Le nostre esibizioni non vogliono essere solo una mera esecuzione di brani della nostra tradizione, ma la certezza di dare voce ed espressione a dei sentimenti di partecipazione e commozione collettiva, vivendo in primo luogo un’intensa e gratificante esperienza musicale, insieme alla consapevole volontà di tenere viva una rilevante tradizione ultrasecolare del Paese”. Anche l’assessore alle Politiche Culturali, Antonio Madaro, ha desiderato sottolineare la particolare iniziativa: “I monteronesi potranno apprezzare un’intensa ed originale vivacità vocale, giunta sino a noi attraverso un attento lavoro di studio su un patrimonio orale, al fine di comprendere quanto sia importante conservare l’identità di un popolo che si ritrova nel canto, nel rito, nella collettività”. Sarà un importante tassello che contribuirà ad illuminare maggiormente il 150° del Miracolo.

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