Cinquantenni, avanti tutta: un nuovo successo con lo sguardo rivolto al futuro

Formula vincente non si cambia. Anche quest’anno si è celebrata, in concomitanza con la festa patronale in onore di Sant’Antonio da Padova, la tradizionale manifestazione per celebrare chi, in questo 2019, ha festeggiato o festeggerà i 50 anni di vita. Mezzo secolo salutato dall’ormai immancabile evento annuale promosso dalla “Associazione Cinquantenni di Monteroni di Lecce”. Ecco la nostra intervista-doppia alla presidente Stefania Mello e al vicepresidente Giampiero Quarta.

Stefania Mello, da dove ha origine la Vostra Associazione di cui sei anche presidente?

L’Associazione, costituita dai nati del ’66, viene partorita 3 anni fa e nasce da un’idea comune di Giampiero Quarta e Marcello Madaro. L’evento in questione si ripete a cadenza annuale durante i festeggiamenti in onore del Santo Patrono. Ogni anno cerchiamo di arricchirlo e di migliorarci ove possibile.

Giampiero Quarta (vice-presidente), in che cosa è migliorato questo evento nel corso degli anni?

L’avvenimento nasce come una iniziale rimpatriata in cui vige lo spirito goliardico ed il buon umore. Ci terrei a sottolineare - ove vi fosse necessità - che la Festa dei Cinquantenni, è solo una delle svariate proposte che la Nostra Associazione offre.

Stefania, oltre la Festa dei Cinquantenni e le Serate sotto le Stelle (con annessa donazione di un defibrillatore), quali sono i prossimi eventi in cantiere?

Nel calderone bolle una cena “aperta” ai cinquantenni di tutte le annate presso l’agriturismo “Lu Chillinu”. All’interno della serata ci sarà il tradizionale salvadanaio per raccogliere qualcosa da poter donare. Quest’anno, con i 50enni del ’69, abbiamo deciso di acquistare un albero da piantare durante la Festa dell’Albero a novembre.  Piantare un albero, del restoè sempre stato un gran gesto, carico di significato. Un gesto che rafforza il legame con questo Paese. Lo scorso anno – invece - il ricavato è stato destinato all’oncologico pediatrico mentre, due anni or sono, furono donati due alberi rispettivamente al Primo e Secondo Polo di Monteroni.

Giampiero, nel corso degli anni avete trovato consensi da parte della popolazione?

La popolazione ha da subito colto lo spirito che ci contraddistingueva e ci ha incentivato a crescere e svilupparci. Oggi contiamo più di cento soci e non tutti cinquantenni. L’Associazione è senza fini di lucro. È una associazione di dopolavoro, è una associazione di utilità sociale dove ognuno fa ciò che può senza alcun impegno economico.

Stefania, i punti di forza che vi tengono coesi, uniti, pur avendo età diverse?

L’aiutare gli altri, l’utilità sociale. Se vi è un problema Noi ci uniamo. Il nostro motto “Insieme si può”, a quanto pare … sta diventando molto contagioso.     

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