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Progetto Empatia a scuola, Condò (L’Impronta): “Educare al rispetto per gli animali è civiltà”

Nei giorni scorsi, presso l’istituto comprensivo comprensivo secondo Polo “Vittorio Bodini” di Monteroni, si è svolta la prima tappa della seconda edizione di “Progetto Empatia” a cura dell’associazione animalista l’Impronta che svolge, da anni, attività indirizzate alla protezione degli animali, alla prevenzione del randagismo ed attività culturali di sensibilizzazione.

Il prossimo appuntamento è previsto per il 4 giugno presso l’istituto comprensivo primo Polo “Salvatore Colonna”. Intanto, abbiamo parlato del progetto e dell’attività dell’associazione con la responsabile della sezione ludico-educativa, dottoressa Chiara Condò.

Buongiorno, Chiara. Quanti soci e volontari annovera “L’Impronta”?

L’associazione nel 2018 ha chiuso l’anno con 206 soci di cui 12 volontari attivi. La tessera soci è annuale al costo di 10 euro per i maggiorenni, 5 euro per i soci giovanili, con tale quota si sostiene l’associazione nelle spese e negli interventi che essa supporta. 

Quale è la vostra mission?

È la tutela degli animali, la lotta al randagismo e la cultura del rispetto per gli animali e per l’ambiente. 

Quanti interventi avete realizzato fino ad oggi? E quanti nell’ultimo anno?

Sino ad oggi, quindi in 10 anni di attività, abbiamo effettuato 612 interventi di soccorso, 728 animali ricoverati, 518 adozioni, 78 animali restituiti ai legittimi proprietari, 266 sterilizzazioni, stiamo parlando sempre di cani e gatti, con maggiore incidenza di cani. Nel 2018 abbiamo riportato 23 soccorsi 57 ricoveri, 28 affidamenti in adozione, 25 sterilizzazioni 6 restituzioni a proprietari ed un progetto didattico importante: il “progetto Empatia”. Il “progetto Empatia” che anche quest’ anno abbiamo proposto nelle scuole ci rende orgogliose perché riteniamo fondamentale che educare i bambini ed i ragazzi al rispetto della vita animale può contribuire a creare una società armonica e non violenta a vantaggio di tutte le specie, umane e non umane. L’iniziativa vuole insegnare ai ragazzi che noi umani dividiamo questo pianeta con altri abitanti che come noi possono soffrire sia fisicamente che psicologicamente. La specie umana non è la sola a provare emozioni, gioia e dolore. Dobbiamo rispettare la vita e la dignità delle altre specie ed insegnare il rispetto per tutti gli esseri viventi. 

Come si è aperto questo 2019? E quali progetti avete?

Il 2019 si è presentato con ordinaria amministrazione, come gli altri anni, forse un po’ meno tragico del solito, attività regolare abbastanza impegnativo su diversi fronti. 

Monteroni è sensibile al vostro operato?

Diciamo che in tanti anni di attività (in 10 anni ma anche più con l'ENPA prima, quindi in 20 anni di cultura animalista) abbiamo ottenuto dei buoni risultati. Iniziamo finalmente a raccogliere i frutti per quello che abbiamo “seminato”. Il randagismo sul territorio monteronese è sensibilmente diminuito: siamo a più della metà.