Toma: la Legge non c'è ancora e Guido non legge nemmeno i giornali

Non si fa attendere la risposta all'iniziativa del Capogruppo di “Volontà Popolare”, Lino Guido che nei giorni scorsi ha presentato una mozione da inserire nell'odg del prossimo Consiglio comunale.

Con essa si chiede all'amministrazione comunale di bloccare gli accertamenti su tutte le imposte comunali sulla scia dell'iniziativa del Governo che chiuderà Equitalia con la conseguente “rottamazione delle cartelle esattoriali e l'annullamento delle sanzioni ed interessi di mora collegati” (LEGGI ARTICOLO). Per replicare all'ex primo cittadino, la maggioranza guidata dal Sindaco Storino, si affida alla penna dell'Assessore al bilancio, Vincenzo Toma.

Lino Guido - attacca Toma - non ha letto la legge. La mia non è un'accusa di superficialità. È una semplice constatazione. Perchè la legge non esiste. Parliamo della famosa Legge di stabilità che prenderà corpo e ufficialità dal 1° gennaio 2017 e sarà, naturalmente, varata dal Parlamento e non da un disegno di legge. Lino Guido, però, non ha letto nemmeno i giornali. E questa, invece, è un'accusa di superficialità.

 

Per spiegare meglio la posizione della maggioranza, Toma prende in prestito un articolo apparso oggi sul quotidiano economico Il Sole 24ore nel quale sono riportate autorevoli chiarimenti circa il Decreto del Governo dello scorso 15 ottobre. “Nelle direttive del Governo - scrive l'Assessore al bilancio - che, ripeto, dovranno comunque essere approvate del Parlamento che, solo per dovere di cronaca e per amore della costituzione, ha il potere di emendarli o non approvarli, non si fà alcun riferimento alle tasse locali così come invece sostiene il consigliere Guido nella sua mirabile e appassionata mozione. I giornalisti Marco Mobili e Giovanni Parente che, con tutto il rispetto che ho per le competenze in materia del consigliere Guido, non sono proprio gli ultimi due della classe, scrivono espressamente 'L'ipotesi più probabile, in attesa di conoscere la norma finale, è quella di delimitare il campo ai tributi contestati dall'Agenzia dell'entrate e ai contributi previdenziali e assistenziali'”.

Quindi, ad oggi, - ribadisce Toma - nessun riferimento si fà ai tributi locali come Imu, Tasi e Tari. Naturalmente, tutti noi auspichiamo che il dibattito Parlamentare e politico porti il governo a inserire nella sanatoria anche i tributi locali, cosà che aiuterebbe le nostre famiglie e le nostre attività morose e che, presumibilmente, garantirebbe un gettito immediato per le casse comunali. Ci tengo ulteriormente a precisare che, a mio modestissimo parere, se ciò accadesse, sarà la stessa legge a regolamentare, attraverso norme specifiche, il comportamento da assumere da parte dei comuni che non usufruiscono dei servizi di Equitalia, visto che essi sono la stragrande maggioranza”.

In attesa della legge e cioè del 1° gennaio 2017 - conclude il leader del Pd monteronese con una buona dose di ironia verso il Gruppo di opposizione guidato da Guido - la mozione in questione risulta intempestiva, inutile e, oserei dire, dannosa. Auspico che i consiglieri del Gruppo Volontà Popolare, se esistono, invitino il proprio Capogruppo a ritirare la mozione che, oltre ad essere oltraggiosa della loro intelligenza, li esporrebbe, in caso votassero a favore, ad un vero e proprio tentativo di danno erariale”.

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