Cimitero, le Confraternite bocciano il project: “Aumenteranno i costi. Stravolta storia del paese”

Le quattro Confraternite di Monteroni bocciano il project financing sul cimitero. La posizione delle storiche associazioni religiose del paese è stata espressa nel corso del convegno promosso dal Pd tramite la relazione del priore della Confraternita dell’Assunta, Giuseppe Mancarella. E nel mirino delle contestazioni c’è anche il metodo adottato.

“Dal 1867, ovvero sin dalla nascita del cimitero, le confraternite di Monteroni - ha affermato Mancarella - hanno costruito le cappelle a proprie spese e si sono fatte carico della sepoltura dei cittadini. In 150 anni hanno operato, e lo fanno tuttora, non certo per interessi economici ma solo per carità cristiana. Le Confraternite hanno svolto e svolgono un servizio pubblico senza chiedere nulla in cambio alle amministrazioni e andando incontro anche alle famiglie indigenti. Sorprende, dunque, che il Comune non si sia degnato di coinvolgerci e ascoltarci, nemmeno per chiedere un parere o un supporto tecnico fatto di esperienza maturata in tanti anni”.

Nel merito dell’iniziativa imprenditoriale, Mancarella ha poi aggiunto: “Siamo contrari a questo progetto, superato peraltro dalle attuali normative, che stravolge la storia e la tradizione di Monteroni e che vesserà i cittadini: i costi dei servizi aumenteranno rispetto a quelli finora praticati, che sono tra i più bassi della provincia. Basti sapere, giusto per fare l’esempio più semplice, che lieviterà finanche il canone delle lampade votive che secondo la convenzione sarà di 25 euro all'anno rispetto al costo di 14 euro oggi praticato. E poi, a nostro avviso, non si può cementificare il cimitero all’infinito. Il camposanto di Monteroni non è oggi al collasso, così come incautamente afferma la relazione dell’Ufficio tecnico comunale. C’è solo bisogno di puntare sulla turnazione della salme e su altri campi di inumazione, se si riesce a progettarli e realizzarli. Ma di tutto ciò nel project non c’è traccia”, ha affermato Mancarella.

La proposta progettuale in questione è stata avanzata al comune di Monteroni dalla “Cost Cam srl” di Campobasso e dalla “Edil Ramundo srl” di Spinazzola. Gli interventi di completamento prevedono la realizzazione e la commercializzazione di 896 loculi e 324 ossari. Un project financing che si aggira attorno ai 4 milioni e mezzo di euro. Alle due ditte spetterebbe anche l’esecuzione di altre opere minori (pavimentazioni e rifacimento muretti), la cura del verde, la manutenzione del cimitero e la gestione dei servizi per vent'anni. Il comune di Monteroni, dal canto suo, sarebbe tenuto a versare a questa associazione temporanea di imprese poco meno di 40mila euro all’anno.

“Qual è la posizione dell’amministrazione? Colpisce - ha detto il capogruppo di Volontà Popolare e consigliere di opposizione Lino Guido, nel suo intervento durante l’incontro - l’assenza del sindaco ad una assemblea del genere. Il privato non è benefattore, ma può essere un "benefacente". E tante volte l’intervento delle imprese nei lavori pubblici è una grande opportunità per la pubblica amministrazione. In questo caso però il criterio di economicità, che dovrebbe rendere conveniente per il Comune la collaborazione del privato, viene assolutamente ribaltato perché porta ad un aggravio di costi per i cittadini. Il Comune, peraltro, in merito ad altri project financing ha seguito una linea completamente opposta”. L’ex sindaco ha poi aggiunto, replicando all’assessore Giorgio Manfreda che lo accusava di aver avvelenato il clima annunciando esposti, che “la questione morale su questa vicenda l’ha sollevata l’assessore Favale che, pur conservando la poltrona, ha lasciato la delegaall'urbanistica per contestare il progetto. Ci sarebbero da capire - ha detto Guido - tutti i passaggi e le ragioni di questa forte presa di posizione. Bisogna fare luce su quello che è accaduto”. Poi l’interrogativo: “L’assessore Manfreda parla solo ora di bozza migliorabile. Ma se il consiglio comunale un mese fa avesse approvato il punto all’ordine del giorno, anziché ritirare il provvedimento grazie anche alle perplessità e alle richieste di approfondimento di una parte della maggioranza, come sarebbe andata a finire?”. 

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