Scout Speed, ma quanto mi costi? 5660 euro per un solo mese. M5S: “E i cittadini pagano”

Nel mirino dei CinqueStelle finisce la sperimentazione dello Scout Speed, l’autovelox itinerante capace non solo di rilevare la velocità dei mezzi che incontra, ma anche di scovare le infrazioni relative alla sosta e leggere in tempo reale la targa dei veicoli verificando la regolarità di assicurazione e collaudo.

Si tratta di un dispositivo elettronico (LEGGI ARTICOLO) installato sull’auto di servizio della polizia municipale: Monteroni, peraltro, è il primo comune di Puglia a dotarsi di questa innovazione tecnologia. Intanto, il rischio di multe a strascico è dietro l’angolo, visto il nuovo limite di velocità di 30 all’ora imposto in tutto l’abitato.

Ma quanto costa l’affitto di questo strumento acchiappa-indisciplinati?

“In molti credevano che lo Scout speed fosse stato acquistato, ma da quanto si evince dalla determinazione del Settore Polizia Municipale del 4 settembre 2018 pubblicata però nell’albo pretorio il 12 ottobre scorso, si tratta di un semplice noleggio per un solo mese. Lo strumento verrà impiegato per la rilevazione delle infrazioni stradali e annessa attività di lavorazione verbali, stampa ed imbustamento. La somma impegnata è di 5660 euro, Iva compresa, e i cittadini pagano”, affermano in una nota il consigliere regionale pentastellato Antonio Trevisi e gli attivisti monteronesi Stefano Quarta, Ivan Bisconti, Elena Tramacere, Davide Rizzo e Grazia Manca. 

“A cosa serve utilizzare questo apparecchio mobile e all'avanguardia solo per un brevissimo periodo? Ed eventualmente, questi 5660 euro saranno impegnati mensilmente per continuarlo a noleggiare?”, si chiedono i Cinquestelle.

“A nostro avviso è un dispositivo inutile e facilmente sostituibile dal lavoro sul campo degli operatori della Polizia municipale. Così si potrebbe garantire anche una maggiore presenza di personale in divisa in paese, cercando magari di instaurare - sostengono i pentastellati - un rapporto più umano con i cittadini e avendo maggiore cognizione del territorio. Per il resto, si potrebbe continuare ad usare il caro vecchio autovelox che ancora in molti utilizzano, senza investire in attrezzature asettiche, soprattutto inutili in piccoli contesti come il nostro”.

Secondo Trevisi e il gruppo di attivisti, “tali risorse potrebbero essere meglio investite per stipulare convenzioni con corpi volontari riconosciuti, quali le guardie ecologiche, o per l'istallazione di videotrappole in tutte quelle zone ormai divenute discariche a cielo aperto che purtroppo gravano sulle tasche dei monteronesi oltre ad incidere pesantemente in termini di inquinamento. Questo sì che sarebbe un investimento mirato alla tutela e alla salvaguardia del territorio, per la salute e la sicurezza pubblica e non per fare cassa. I monteronesi sperano d'essere il primo Comune in Puglia per altri motivi, non certo per lo Scout Speed”.

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