Confusa e felice. Carmen Consoli “pizzicata” all’Ecotekne

Si è svolta nelle scorse ore la conferenza stampa della prima donna concertatrice della storia de “La Notte della Taranta” Carmen Consoli, tra gli applausi del pubblico ed i sorrisi sinceri dei suoi ammiratori salentini.

Con gli occhi pieni di emozione è entrata in aula con la stessa naturalezza che la contraddistingue sul palco, abbracciando la sua chitarra ed istaurando un clima abbastanza colloquiale con il musicologo e docente di storia del jazz, Gianfranco Salvatore. Ricevendo il sigillo dal Prorettore dell’Unisalento ha conquistato un’altra chiave d’accesso alle porte della nostra terra .  “La pizzica – ha dichiarato - è un genere stupendo, ma nella musica come nella vita non esistono ruoli di genere né differenziazioni, siamo tutti uguali se non diversi biologicamente”. La “Cantantessa” ha sfruttato poi l’occasione per ribadire l’incredibile somiglianza tra la tradizione popolare salentina e quella siciliana, sua terra d’origine.
Sa bene Carmen Consoli quanta storia, sofferenza e sudore, ci siano nei testi e nella musica delle pizziche e delle tarante: “ho spulciato i testi che mi sono stati consegnati dal direttore artistico Daniele Durante – ha confidato  -  cercando di renderli quanto più vicini possibile alla mia idea di taranta. Il mio intento è quello di valorizzare i talenti locali che sono in grado di parlare questo linguaggio”.
"Nelle passate edizioni – ha ricordato la maestra concertatrice -  ho potuto notare un importante particolare: si è sempre cercato di far cantare gli artisti ospiti nella loro lingua originaria, correndo il rischio che le contaminazioni sostituissero interamente la tradizione. Tutto questo non si ripeterà quest’anno: vorrei cercare la contaminazione attraverso cui sarà possibile far cantare gli artisti provenienti da altre terre, in lingua salentina”.
Le sue parole non sono passate inosservate al Rettore Vincenzo Zara, che ha avanzato la proposta dell’assegnazione della laurea honoris causa per l’attenzione, l’impegno e l’amore che Carmen sta dimostrando in questo ruolo. Rispondendo alle domande degli studenti non ha potuto poi fare a meno di toccare l’argomento “mafia” con le sue variabili, ricordando inoltre i vari Falcone, Borsellino, Peppino Impastato e Dalla Chiesa, definendoli un “esercito silente che grazie alla propria morte e sacrificio ha lasciato un messaggio importante: solo la cultura può combattere la mafia, solo la conoscenza può smuovere il substrato, e la Taranta è cultura, musica, libertà emotiva e spirituale e tanto altro”.
Alla domanda cruciale “Sarai in grado di essere una brava ‘direttoressa’?” ha risposto così, azzardando una metafora culinaria: ”Una cuoca realizza delle buone ricette perché ha a disposizione ottimi ingredienti”.

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