Festa riuscita, ma “pochi aiuti”. Quarta: “Dagli oboli una media di 20 cent a testa”

“A successo avvenuto tutto è bello, tutto è facile, tutto è scontato. Ma organizzare una festa del genere è un’impresa: la collaborazione della gente purtroppo è quella che è.

Così come i contributi racimolati porta a porta: una media desolante di appena 20 centesimi a testa”. A parlare è l’imprenditore Antonio Quarta,  presidente dell’associazione “San Fili Ausiliatrice”, che rappresenta il comitato organizzatore delle feste civili della comunità parrocchiale.

I festeggiamenti in onore dell’Ausiliatrice si sono chiusi col botto: un migliaio di persone hanno gremito piazza Candido durante lo spettacolo di Mauro Stiky e Massimo Manca (LEGGI ARTICOLO). Un grande successo, che però ha un retrogusto amaro. 

“Quando nelle scorse settimane si è saputo di questo spettacolo, abbiamo ricevuto non poche critiche. Ma la migliore risposta è stata folla immensa che si è divertita, ballando e cantando in piazza. C’è da dire grazie, oltre ovviamente alla straordinaria bravura di Stiky, Manca e degli altri artisti, anche all’associazione che ha avuto l’intuizione, scommettendo su questa serata e impegnandosi a farsi carico del costo economico delle due giornate di festeggiamenti e quindi anche dello show finale. Abbiamo rischiato ed è andata bene, anche se ancora non sappiamo se riusciremo a far quadrare i conti”, dichiara il presidente.

E Quarta si toglie qualche sassolino dalle scarpe. “Tutti vogliono tutto e sono sempre pronti a criticare o ad elogiarti a successo ormai passato. Ma organizzare una festa del genere è un’impresa, considerando peraltro che circa un mese prima ci siamo occupati degli spettacoli per San Fili: la collaborazione della gente purtroppo è quella che è. Così come i contributi racimolati porta a porta. Come al solito, i nostri volontari hanno suonato a tutte le case per raccogliere gli oboli per la festa. E dai conteggi è venuta fuori una desolante media di appena 20 centesimi per abitante. Riuscire a fare bene nonostante queste premesse, non è facile. E non sempre è possibile, soprattutto perché - incalza il responsabile del comitato - a farsi carico dei sacrifici sono sempre i soliti”.   

Quarta allarga poi il raggio della riflessione. “Magari - sottolinea - qualcuno ha preferito andare a comprare il panino altrove e non alla sagra che era stata organizzata dal comitato non per fini di lucro ma proprio per finanziare gli eventi in programma. E qualche altro, durante lo stesso show che tanto successo ha riscosso, si è rifiutato finanche di acquistare il biglietto, di appena 1 euro, della lotteria promossa con le stesse finalità della sagra. Fortunatamente, si è tratto di casi sporadici. Il ringraziamento - aggiunge Quarta - va ai soci che sono rimasti in trincea senza mollare l’obiettivo, senza abbandonare gli impegni presi e lavorando ancora di più, a tutti quei sorrisi che abbiamo incontrato: gente animata da amore per il proprio paese, come i volontari che hanno dato l’anima per recuperare fondi per il divertimento gratuito di tutti, i tanti sponsor che ci hanno sostenuto, chi ci è venuto incontro contribuendo anche con un solo biglietto e incoraggiandoci con un sorriso, lo stesso Mauro Stiky e i suoi collaboratori che sono stati fantastici”.  

Il presidente del comitato ricorda infine che “è da quattro anni che l’associazione organizza la festa dell’Ausiliatrice. Anni in cui non sono mancati altri successi di pubblico come lo spettacolo dei “Mudu” o delle “Ciciri e Tria”. Lo show che ha concluso la festa di quest’anno è stato ovviamente qualcosa di unico, che non si vedeva da parecchio. Mi auguro - è l’auspicio di Quarta - che questa rondine sia la prima di una lunga primavera”.

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