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Scherzi Letterari // Uno, nessuno, centomila... Graziano Pellè

L’Europeo di Pellè è finito, bisogna farsene una ragione. Abbiamo assistito ad una delle più belle pagine della storia Monteronese. Verrebbe infatti da immaginare, che cosa avrebbero potuto scrivere i migliori autori del Novecento italiano sulla figura del bomber Graziano.

Questa tesi d’altronde, cade a pennello in questo periodo nel pieno della sessione estiva universitaria e degli esami di Maturità. C’è chi sostiene che il linguaggio della letteratura sia così universale da essere lo specchio della vita di ognuno di noi. Proviamo allora ad associare l’avventura di Graziano con alcuni classici della nostra narrativa e di ricavarne delle analogie. Ne “La coscienza di Zeno”, Italo Svevo rimarca i tratti di Zeno Cosini, un perfetto inetto, che tenta di rivolgersi al suo psicologo per sperare di risolvere i propri problemi ed alienarsi da una brutta realtà. Un po' come il cammino di Graziano nella Nazionale. Pellè affida tutte le sue incertezze ed i suoi dubbi confessandosi continuamente con Antonio Conte. Quest’ultimo sarà un ottimo psicologo per il talento Monteronese, che si metterà fin da subito a completa disposizione dei suoi schemi. Nel libro Svevo si concede qualche espressione dialettale triestina, quindi lasciamo soltanto immaginare il dialogo in salentino tra Conte e Pellè durante gli allenamenti.
“M’illumino d’immenso” griderà Giuseppe Ungaretti che, tra un dolore e l’altro, troverà lo spazio per un po' di positività cruda e leggera. L’intento del poeta è quello di esprimere una dimensione infinita e metafisica in una sensazione di totalità e pienezza. Proviamo dunque ad immedesimarci nel Graziano Nazionale, l’attimo dopo i suoi due gol ed i sentimenti non saranno poi così diversi. Il poeta avrebbe potuto anche dedicargli una strofa, se l’avesse conosciuto anzitempo, nella quale avrebbe saputo sicuramente riassumere tutto in un “Si sta come Pellè, la Nazionale, Monteroni”. Come non poter citare “Le Occasioni” di Eugenio Montale, nel quale il poeta si scaglia contro i “poeti laureati” come D’Annunzio e Pascoli, e riprende una continua ricerca delle piccole cose che possono farlo stare meglio nella vita.
Usando un linguaggio semplice e scarno, è alla continua ricerca di un “varco” per scacciare il pessimismo. Il Salentino “Le Occasioni” della sua vita le ha sfruttate al meglio, disputando un buon europeo, a dispetto di chi sosteneva che senza i “calciatori laureati” di una volta, dal piede delicato e sapiente, come Totti, Del Piero e Baggio non si poteva arrivare in fondo.
L’altro sollievo per Montale sarà rappresentato da Clizia, la donna angelo in grado di indicargli la strada più pura. Il bomber Pellè si dimostra autorevole anche nella scelta della sua compagna, che ha inoltre ingolosito il gossip a livello mondiale. Luigi Pirandello nel suo “Uno, nessuno, centomila” narra la storia di Vitangelo Moscarda, un uomo che perde l’identità nel momento in cui si rende conto di esser visto in centomila modi diversi dalle persone. Graziano passerà questa brutta sorte. Prima degli Europei sarà uno come tanti, e diventerà “nessuno” nel momento peggiore, dopo aver sbagliato il calcio di rigore, divenendo il capro espiatorio di una squadra. Oggi Graziano è centomila persone, divise tra le sfumature di chi lo vede come un campione nonostante tutto, e chi continuerà a criticarlo per un buon periodo. Monteroni se lo coccolerà perché saprà che la sua ricerca del “varco” montaliano, risiede proprio in Russia, nel 2018. Mancano solo due anni, ma nel frattempo la sua Clizia continuerà a sostenerlo e lui avrà il tempo di rafforzare la sua poesia.