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Favale replica a Guido: “Contrario al project sul cimitero, ma non ho mai subito pressioni”

L’ex assessore all'urbanistica Piero Favale ribatte al capogruppo di Volontà Popolare. Nell’assemblea che si è svolta a Palazzo di Città, dopo il Consiglio andato deserto, Lino Guido si è soffermato sulle motivazioni del passo indietro di Favale (che 20 giorni fa aveva rimesso la delega all'urbanistica).

Secondo il consigliere di minoranza, Favale avrebbe lasciato l’incarico sollevando una “questione morale” e parlando di “pressioni”.

“Come già spiegato in diverse occasioni, mi sono dimesso da Assessore all’Urbanistica perché non condividevo le opzioni operative promosse in materia di Cimitero, da un punto di vista del merito della questione, ma soprattutto da un punto di vista metodologico. Perplessità queste che sono relative alle scelte a “lungo termine” e non invece alla necessità di intervenire in maniera urgente sul cimitero stesso.

Non ho mai detto, invece, né di aver subito delle pressioni, né di voler sollevare con il mio gesto una non meglio precisata questione morale”, afferma Piero Favale.

“In questa vicenda, a mio avviso, l’unica “pressione” è quella che una questione così delicata genera inevitabilmente in tutti noi. E l’unica “questione morale” è quella che “per mandato” deriva a carico di coloro che sono chiamati a guidare un territorio, non solo in vicende come questa, ma in ogni momento dell’agire amministrativo e politico. Ciò precisato, le mie perplessità, lo ribadisco per l’ennesima volta, attengono esclusivamente al merito ed al metodo della questione. Da ciò e solo da ciò sono scaturite le mie scelte con l’intento esclusivo, come ho sempre cercato di fare, di agire responsabilmente e nell’interesse della collettività che rappresentiamo”, conclude Favale.