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Il Pd supera lo stallo e si affida a Guacci: l’ex assessore eletto segretario

Dopo le lotte intestine dei mesi scorsi, il Pd di Monteroni riscopre l’unità e al termine di quasi tre anni di commissariamento trova la sintesi sul nome di Antonello Guacci, ex assessore comunale e con alle spalle una lunga militanza politica.

Guacci, candidato di una mozione unitaria, è stato eletto segretario del Pd all'unanimità nel corso del congresso che si è svolto domenica scorsa, presso il Centro per la Legalità del rione dell’Assunta, alla presenza anche del deputato Salvatore Capone e del componente della segreteria provinciale del Pd, Andrea Romano.

Insieme a lui è stato individuato anche il Consiglio direttivo che è così composto: Anna Rita Centonze, Davide Manfreda, il vicesindaco Sonia Martino, gli ex assessori Giovanni Pulli, Luciano Rizzo e Roberto Toma (questi primi sei nomi formano anche la segreteria politica), Piero Centonze, la presidente del Consiglio Chiara Centonze, Antonio Ciriolo, Oronzo Colelli, Maria Linciano, Antonio Mancarella, Renzo Marini, Fabio Martena, Giuseppe Murciato, Massimo Toma e l’assessore al bilancio Vincenzo Toma.

Il Pd monteronese trova quindi la quadra e supera lo stallo dopo mesi travagliati. Uno degli ultimi scossoni risale proprio allo scorso settembre con le dimissioni e l’addio al partito dell’allora commissario Luca Guido (LEGGI ARTICOLO).

Ma tra le fibrillazioni precongressuali rientrano anche le schermaglie, tra accuse e ricorsi, che hanno contrapposto il gruppo dei renziani e il fronte legato al governatore Emiliano. Altre ruggini, tuttavia, vengono da lontano, sin dalle primarie nazionali di dieci mesi fa.

Intanto, il neo segretario del Pd, che sul suo nome è riuscito a cementare un’intesa e a mettere d’accordo le varie anime del partito, fissa gli obiettivi.

“C’è stata convergenza sulla mia persona, e il congresso unitario che abbiamo celebrato - commenta Guacci - non può che essere la migliore premessa per rilanciare il partito dopo una prolungata assenza e un commissariamento di quasi tre anni. Il Pd deve tornare a fare politica sul territorio e in prima linea. Si apre una nuova fase che sarà caratterizzata dal rispetto delle regole e della democrazia interna. Lavoreremo per un partito unito, inclusivo, aperto alla società civile. La priorità - aggiunge il segretario cittadino - sarà quella di affrontare le problematiche che affliggono il paese, riallacciando con la gente un fecondo rapporto di conoscenza e interagendo con l’amministrazione nella quale il circolo del Pd è rappresentato dalla presidente del Consiglio, dal vicesindaco e dall’assessore al bilancio”.