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Cimitero chiuso a Natale, Manfreda fa mea culpa e difende sindaco e custode. Manca all’attacco

Il consigliere delegato Giorgio Manfreda fa “mea culpa”: “Era mio dovere segnalare l’apertura del cimitero. Il sindaco non ha colpe. Chiedo umilmente scusa ai cittadini”.

Dopo Lino Guido, l’attacco di Marcello Manca: “Un episodio grave”.

È tema di discussione degli ultimi due giorni. Anche perchè le rimostranze dei cittadini sono poi sfociate in uno scontro tra maggioranza e opposizione. Il cimitero rimasto chiuso sino a tarda mattinata, nel giorno di Natale, ha creato disagio a buona parte della comunità (LEGGI ARTICOLO).

“Colpa” di una coincidenza, non calcolata dal Palazzo di Città (il 25 dicembre era lunedì, ovvero l’abituale giorno di chiusura settimanale del cimitero). Ma dopo le accuse della minoranza, ecco le parole del capogruppo di maggioranza Giorgio Manfreda, che si assume tutta la responsabilità dell’accaduto: “Come delegato alle Politiche cimiteriali - dichiara Manfreda - avrei dovuto segnalare l'opportunità di adottare una specifica ordinanza e nessuna mia giustificazione potrebbe valere, quantomeno nei confronti della cittadinanza, alla quale anche io chiedo umilmente scusa”. Parole che fanno da scudo, perciò, alla sindaca Angelina Storino, finita nel mirino per lo spiacevole episodio: “Le polemiche di queste ore - continua Manfreda - rischiano di intaccare ingiustamente la figura del sindaco, assuntasi nell'immediato responsabilità non certo "sue" ma del sottoscritto delegato, delle quali risponderò politicamente nelle prossime ore”. La difesa di Manfreda riguarda, poi, anche il custode: Nessuna "colpa" per quanto accaduto può essere affibbiata al custode del Cimitero - afferma Manfreda - che sta a tutt'oggi godendo di un periodo di ferie maturato già nel 2016 e a cui esprimo la mia solidarietà per le accuse ricevute”.

Infine, la chiosa del capogruppo di maggioranza: “Permettetemi di riportarvi le sensazioni vissute nei pressi dell'ingresso del cimitero – conclude Manfreda - finalmente aperto al pubblico, alla presenza dell'assessore Piero Favale: mentre sui social dilagavano polemiche e accuse, la vita "reale" raccontava dell’affetto dei cittadini nei confronti del primo cittadino, fortemente incoraggiato a continuare il suo percorso in netta discontinuità dai protagonisti del passato”.

L’opposizione non ha fatto sconti sulla vicenda. E dopo le accuse lanciate da Lino Guido, appena ieri il capogruppo di “Città Attiva” Marcello Manca aveva dichiarato: “Non avremmo mai voluto interrompere il clima natalizio - ha afferma l’ex sindaco - con un intervento dì questo tenore che si presta facilmente, purtroppo, a divisioni e contrarietà. Ma la gravità dell’ennesimo episodio di mala amministrazione, questa volta riparata tardivamente, sulla vita sociale della nostra comunità ci obbliga ad una riflessione, seppur pacata e postuma, sulla vita locale che oramai dovrebbe soltanto far riflettere il cittadino sull’importanza basilare dei momenti più alti della democrazia nei quali si decide il futuro di una comunità. Come si può non pensare a programmare adeguatamente l’apertura del cimitero nel giorno di Natale? Quanti sono coloro che a diversi livelli hanno la competenza di determinare l’accesso nel luogo più sacro e sentito della comunità? Qual è il livello di attenzione che si presta ai bisogni dei nostri concittadini? Quanto ancora bisogna aspettare perché chi dirige la comunità comprenda che il suo compito non può essere frutto di improvvisazione? In quanti altri Comuni della nostra Italia non si è adeguatamente programmata l’apertura del cimitero nel giorno del Natale?”.

E poi ancora: “Semplici domande - continua Manca - alle quali possono seguire altrettante semplici risposte da parte di tutti noi, senza polemiche, ma con quel briciolo di oggettività che dovrebbe spingere anche chi ci governa ad una seria e dovuta decisione per ridare operatività positiva alla nostra comunità e allontanarla da quella superficialità, insipienza, autoreferenzialità e approssimazione che del tanto strombazzato “nuovo”, sinceramente non hanno proprio niente!”. Per Manca, le scuse che il sindaco ha rivolto verso i cittadini appaiono, infatti, “meritorie e dovute davanti ad una vastità di problemi che si abbattono su una comunità che appare sempre più come un pugile in ginocchio”.

Ed infine l’ultima dichiarazione che punta il dito contro l’operato dell’amministrazione Storino: “Ai cittadini - conclude Manca - l’auspicio di non far affondare il dibattito nelle maglie dei “colori” politici e delle polemiche sterili o, ancora peggio, nell’indifferenza o nei parallelismi sterili che non servono a nulla e non giustificano assolutamente niente. La situazione è sotto gli occhi di tutti; tutti noi, nessuno escluso, agiamo di conseguenza per il bene di Monteroni, ognuno per il suo ruolo, o domani sarà irreversibilmente troppo tardi. Speriamo bene!”.