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“Testa o cuore”, la prima raccolta di Martina Dorini: ‘La poesia accarezza e scuote il nostro Io’

“Testa o cuore”: ecco la prima raccolta poetica, autoprodotta, della scrittrice monteronese Martina Dorini. Martina attualmente è una laureanda presso la Facoltà di Economia e Finanza dell’Università del Salento.

La sua grande passione è la scrittura. Le poesie di Martina sono una forma dell’arte attraverso la quale si è sempre espressa e si esprime tuttora l’emozione dell’amore. È una raccolta fresca, vivace ed al contempo accattivante. Le poesie che la compongono, a detta dell’autrice, hanno lo scopo di accarezzare “l’io profondo del lettore e scuoterlo”. D’altronde la vita è come una bilancia: da una parte vi è la ragione, dall’altra il cuore. Sta a noi cercare di non perdere l’equilibrio.

Martina come nasce questa raccolta poetica “Testa o cuore”?
“Testa o cuore” nasce da un lungo lavoro di circa 8 anni, scrivendo di tanto in tanto una poesia, sentivo l’esigenza di scrivere, di riportare le mie sensazioni, emozioni e i miei pensieri. È stata come una maturazione interiore con il passare degli anni. La poesia ha questa grande capacità. Man mano, ogni poesia sembrava come se fosse collegata alle altre, segnando un percorso di vita. In questo modo ho voluto portare avanti questo progetto, per riuscire a trasmettere al lettore delle emozioni, cercando di calare il lettore nella magia della poesia, affinché potesse ritrovarsi nei versi ed immedesimarsi.

Quale poesia, tra quelle scritte, più ti rappresenta? E perché?
È difficile stabile la poesia che più mi rappresenta, perché ognuna a modo suo mi rappresenta, ognuna rappresenta una parte di me. Posso dire, però, che in questo momento della mia vita “Coraggio” è la poesia che in qualche modo mi possa rappresentare di più, perché dopo aver vissuto sulla propria pelle situazioni difficili, che in qualche modo mi hanno cambiata, quello che serve è solo coraggio e forza per andare avanti e non fermarsi mai.

Quale poesia o canzone vorresti aver scritto tu?
La poesia che vorrei aver scritto io è “Alla luna” di Giacomo Leopardi per tanti motivi: perché Leopardi è in assoluto il mio scrittore preferito, riesco a ritrovarmi nei suoi pensieri ed è un poeta di grande rilevanza e cultura; perché anche io come lui sono “fissata” con la luna; perché anche io quando penso nei momenti di malinconia, un po' difficili, ma anche giusto sorridendo, volgo il mio sguardo alla luna che tutto consola.

L’amore si insegna? Un libro può insegnarlo?
L’amore non si insegna, l’amore travolge anche quando non vorresti. L’amore può ispirare ed essere d’ispirazione. Un libro può esserti di aiuto, facendoti scoprire tutti i lati e le varie facce dell’amore, belle o brutte che siano. Un libro può aprire gli occhi e può far riflettere.

Dove trovi l’ispirazione?
L’ispirazione nasce leggendo, ascoltando il proprio io interiore, ascoltando anche tutto quello che mi (e ci) circonda, perché come una spugna assorbi ogni cosa, ogni parola, e si elaborano vari pensieri, alcuni poi ti influenzano più di altri. In questa raccolta, inoltre, ho trovato ispirazione in grandi poeti come Leopardi, Neruda, Baudelaire.

Dalle elementari all’università, c’è un insegnante che ha contribuito alle tue scelte poetiche?
Ho preso maggiore consapevolezza (sicuramente per una maggiore maturità) dell’importanza e della bellezza della poesia alle superiori, grazie ai miei professori di italiano, francese, spagnolo, inglese che sono riusciti a trasmettermi l’importanza e la forza del verso.