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Chiesa Madre, la Fanfara dell’Aeronautica e il libro di don Spedicato: ospite il vescovo Seccia

Un doppio evento oggi, venerdì 21 dicembre, dalle 18.30, nella chiesa Matrice di Monteroni: presentazione del libro “Artigliere Antonio Spedicato, Eroe di una guerra presto archiviata ma mai dimenticata” di don Giuseppe Spedicato e il Concerto della Fanfara dell’Aeronautica Militare di Bari. Sarà ospite l’arcivescovo di Lecce, monsignor Michele Seccia. 

Una serata di cultura e musica: i cittadini potranno assistere prima alla presentazione del libro del parroco della chiesa Madre don Giuseppe Spedicato: è la storia del giovane soldato Antonio Spedicato raccontata dal figlio sacerdote attraverso le testimonianze dirette dei racconti, delle lettere, dei documenti e della memoria storica della moglie Maria Spagnolo.

A seguire, il concerto della Fanfara dell’Aeronautica Militare di Bari diretta dal maestro concertatore, il primo luogotenente Nicola Cotugno.

“Il tragico racconto dell’artigliere Antonio Spedicato inquadra immediatamente, senza giri di parole, l’ampiezza del dramma di quella terribile notte di Natale del 1942. La battaglia è quella di Stalingrado, della Campagna di Russia, nella quale il soldato del 34° Gruppo Artiglieria visse “la tragedia degli oltre 229 mila soldati mandati al massacro durante la Seconda Guerra Mondiale”.

“In poche righe viene brutalmente dipinto il momento della cattura che avrebbe, poi, dato inizio alla tremenda esperienza della prigionia” a Novosbirsk. Un bagaglio pieno di ricordi che, come afferma lo stesso soldato “mi hanno accompagnato e tormentato per tutta la vita”. “È una raccolta di momenti di vita, di esperienze vissute nell’ARMIR, l’armata italiana sul fronte russo, di quella che è stata definita la campagna militare più sanguinosa della storia mondiale”: una campagna voluta dai capi dell’esercito nazista e appoggiata dall’Italia fascista, che li vide però sconfitti, nella battaglia campale che cambiò le sorti della seconda Guerra mondiale.

Quella del confronto sul libro (con don Giuseppe dialogheranno l’arcivescovo e la professoressa Luigina Zecca Macchia) sarà, però, solo la prima parte della serata. A seguire, le note musicali saliranno in cattedra. Le prime a risuonare saranno quelle delle musiche della Grande guerra, a precedere gli inni del Natale. La Fanfara dell’Aeronautica Militare chiuderà una serata di emozioni e ricordi, ultimo atto peraltro delle celebrazioni – promosse dal comune – per il centenario della fine della prima Guerra mondiale.