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La buona sanità al Fazzi. Ricostruzione dell’esofago: bimba di 2 anni si alimenterà normalmente

Intervento all'esofago e riabilitazione perfettamente riusciti per una piccola di due anni che ora mangia normalmente e oggi tornerà a casa.

Grande soddisfazione da parte del direttore di Chirurgia Pediatrica del “Fazzi” di Lecce, Carlo Rossi“Una sfida vinta dalla Sanità Pubblica del Sud per migliorare la vita delle persone”. La bambina di due anni, sottoposta ad un eccezionale intervento all’esofago, oggi potrà dunque tornare a casa. La piccola Maria (nome di fantasia) sarà dimessa dalla Chirurgia Pediatrica dell’ospedale di Lecce dove, dopo la permanenza in Terapia Intensiva, ha affrontato un lungo e non semplice percorso di riabilitazione.

“Una prova difficile, irta di ostacoli - spiega il dottore Carlo Rossi, direttore della Chirurgia Pediatrica - ma ce l’abbiamo fatta: ora la nostra piccola paziente, che ha dimostrato una tempra fortissima, ha cominciato ad alimentarsi attraverso la bocca, un gesto per noi ordinario ma che per lei è del tutto straordinario, non avendo mai potuto farlo nei suoi due anni di vita”.

È perfettamente riuscita, dunque, l’operazione di Atresia esofagea di primo tipo (long-gap), in pratica la ricostruzione dell’esofago mancante alla paziente nata con un moncone di esofago scollegato dallo stomaco: motivo di soddisfazione e orgoglio per l’equipe medica, essendo la prima esecuzione in assoluto, a Lecce e nel Salento, per un intervento chirurgico così complesso.

La piccola è stata operata il 29 marzo scorso (nel giorno del suo secondo compleanno) da una speciale equipe composta proprio dal dottore Rossi e dal professore Adrian Bianchi (insieme nella foto), specialista maltese per anni in forza al Royal Manchester Children's University Hospital, con l’assistenza del team di anestesisti-rianimatori. Superata la fase post-operatoria, considerata dai medici molto delicata e monitorata dal direttore della Rianimazione del “Fazzi” Giuseppe Pulito, la piccola paziente ha vinto anche la seconda prova: imparare i movimenti corretti, eseguendo una serie di esercizi riabilitativi, per poter deglutire ed alimentarsi. Ed ora Maria è pronta per affrontare la sua nuova vita, a casa, circondata dall’affetto e dalle cure della sua famiglia.

“Siamo molto soddisfatti - sottolinea Rossi - per la felice conclusione di questa grande “sfida” che riguarda certo la Sanità pubblica, ma che tocca direttamente, migliorandole, la vita e la salute delle persone. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno di medici, infermieri e operatori, ma soprattutto per la collaborazione tra i reparti coinvolti, la Chirurgia Pediatrica, la Rianimazione e la Terapia Intensiva Neonatale. Abbiamo dato prova - conclude il direttore - che anche qui al Sud è possibile eseguire interventi complessi e ad alto rischio su bambini che presentano malformazioni congenite, giungendo ad un esito davvero molto positivo che consentirà a questa bambina di potersi alimentare senza più problemi”.

Per il commissario straordinario dell’Asl Lecce, Rodolfo Rollo, è davvero una bella notizia: “La piccola paziente e i suoi familiari hanno affrontato una prova durissima, superata grazie alla professionalità e alle competenze che l’ospedale “Fazzi” ha messo a loro disposizione. È questa la buona sanità quotidiana, che funziona e forse non fa tanto “rumore” ma tuttavia assicura alle persone elevati livelli di assistenza e una vita migliore”.