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Tentano il furto a Magliano, ma vengono inseguiti: arrestati due monteronesi

Cercano di mettere a segno un furto, ma vengono scoperti e rincorsi. E la fuga a piedi di due giovani monteronesi termina dietro le sbarre. Dopo il giudizio per direttissima, con il patteggiamento a 1 anno e 4 mesi, sono poi finiti ai domiciliari. 

Sono stati arrestati in flagranza di reato con l’accusa di furto aggravato in abitazione: si tratta di Salvatore Tramis, 34 anni, e Vito Giancane, 30 anni, entrambi di Monteroni.

Secondo la ricostruzione compiuta dai carabinieri della compagnia di Campi Salentina e della stazione di Carmiano, che hanno compiuto l’arresto, i due giovani di Monteroni (con il volto travisato) sono entrati in azione nel tardo pomeriggio di giovedì, intorno alle 18, mettendo a segno un furto a Magliano, in via Modigliani, in casa di una famiglia di origini cinesi.

Hanno raggiunto la zona a bordo di una Fiat Brava, parcheggiata poi a distanza dall’obiettivo. Dopo aver scavalcato la recinzione e forzato una finestra sul retro, i due si sono introdotti all’interno dell’abitazione arraffando 2150 euro in contanti di proprietà della giovane donna che vive nell'appartamento. Tuttavia, anche a causa dei rumori che hanno provocato, non sono passati inosservati. E nel giro di pochi istanti si sono trovati di fronte gli inquilini e un vicino di casa. La coppia ha cercato di tagliare la corda saltando prima muri e tetti e poi fuggendo a piedi per le vie limitrofe. Sono stati però alquanto sfortunati: i due sono stati inseguiti proprio da un podista, vicino di casa della famiglia presa di mira. La fuga a piedi è durata un chilometro, fino al centro abitato di Carmiano, dove i due sono stati bloccati e arrestati dai carabinieri che erano ormai sulle loro tracce. Informato il pm Stefania Mininni, per i giovani di Monteroni si sono quindi spalancate le porte della Casa circondariale di Lecce. E questa mattina sono stati processati con il giudizio direttissimo davanti al giudice Maria Francesca Mariano: i due hanno patteggiato una pena pari ad un anno e 4 mesi di reclusione. Tramis, al quale veniva contestata anche la recidiva reiterata, ha ottenuto la misura della detenzione domiciliare. Era difeso dagli avvocati Stefano Pati e Simona Reale. Mentre Giancane, assistito dall'avvocato Massimo Bellini, è stato scarcerato perché incensurato.  

VIDEO - ALCUNI ISTANTI DELLA FUGA RIPRESI CON LO SMARTPHONE