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Tentata estorsione, 31enne arrestato nel cimitero. E intanto l’ex finanziere si costituisce

Un giovane di Monteroni, Michele Giordano, di 31 anni, è finito agli arresti con l’accusa di aver tentato una estorsione ai danni del presidente di una società di Leverano che organizza eventi sportivi.

 A quest’ultimo il monteronese avrebbe chiesto una somma pari a 20mila euro. Una pretesa di contanti scesa poi a 10mila. Un tentativo di estorsione che sarebbe stato messo in atto a seguito di una manifestazione sportiva organizzata il mese scorso in quel di Gallipoli. E per la quale la società di Leverano avrebbe ricevuto anche un contributo economico da parte del Comune della “Città bella”. Secondo le indagini, il monteronese avrebbe agito per conto di individui rimasti “delusi” per non essere stati impiegati nel servizio di vigilanza dello stesso evento.

Il tentativo di estorsione è andato a monte perché la vittima ha però denunciato tutto. E il 30 giugno scorso è scattato l’arresto in un posto insolito, quello stabilito per il pagamento della prima tranche, ovvero in una cappella del cimitero di Leverano. All’appuntamento, infatti, si sono presentati i carabinieri della Compagnia di Campi Salentina. Le indagini sono, peraltro, ancora in corso per identificare gli eventuali complici e mandanti. Nelle scorse ore, al termine dell’udienza di convalida, il Gip ha poi convalidato la misura della custodia cautelare in carcere per il 31enne che davanti al giudice ha negato ogni addebito.

Intanto, nella giornata di ieri, si è costituito l’ex finanziere Gabriele Tarantino, 39 anni, di Monteroni, una delle 39 persone coinvolte nell’operazione “Labirinto” portata a termine dal Ros (LEGGI ARTICOLO). Destinatario di un ordine di custodia cautelare in carcere, il 39enne era irreperibile dal giorno del blitz, ovvero dall’alba dello scorso 2 luglio. Nelle scorse ore, alla presenza del suo avvocato, si è consegnato ai carabinieri.