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Folla ed emozione per l’ultimo saluto a Saverio. Don Giuseppe: “Ha vissuto per il bene comune”

Tra dolore, lacrime ed emozione, si sono svolti ieri pomeriggio nella chiesa del Sacro Cuore i funerali dell’ex sindaco.

Primo cittadino tra il 1997 e il 2001, Saverio Leucci è scomparso a 59 anni dopo una breve e improvvisa malattia (LEGGI ARTICOLO). Monteroni si è stretta attorno alla sua famiglia.

Un ultimo viaggio tra applausi e fuochi d’artificio. E poi bandiere a mezz’asta e lutto cittadino, come deciso dall’amministrazione comunale (LEGGI ARTICOLO), per l’ultimo saluto al sindaco-catechista, da sempre in prima linea nel sociale.

Un continuo viavai dall’abitazione di famiglia è sfociato in un fiume di persone che ha ha preso parte alle esequie. In migliaia tra martedì e mercoledì hanno reso omaggio personalmente alla salma dell’ex primo cittadino ed ex consigliere provinciale.

Tra le ali di folla anche i ragazzi del catechismo che tra qualche settimana avrebbe condotto alla cresima. E poi la squadra della società sportiva della Nuova Pallacanestro Monteroni (che lo ha visto presidente negli anni della serie B) ora capitanata dal figlio Francesco.

Il gonfalone della città di Monteroni in testa al corteo funebre, il feretro portato a spalla da familiari e amici, mentre una salva di fuochi d’artificio ha salutato l’uscita da casa e l’ingresso in chiesa della bara. Il sindaco Angelina Storino ha presenziato al rito funebre in forma ufficiale, indossando la fascia tricolore.

“Tutta Monteroni è qui: un’emblematica dimostrazione di affetto e riconoscenza da parte del suo paese. Saverio - ha detto nell’omelia il parroco del Sacro Cuore, don Giuseppe Spedicato, che ha officiato il rito insieme all’arciprete don Adolfo Putignano - era una persona perbene che ha portato avanto il suo impegno civico per il bene comune. E lo ha fatto come un umile operaio sia nelle istituzioni, come al lavoro, in parrocchia e tra la sua gente. Generoso, buono, vero. A tutti coloro che lo hanno conosciuto ha lasciato un segno del bene che portava dentro. E questo è il suo testamento spirituale. Ha sposato la causa del Vangelo. Un educatore nella fede e un esempio per i suoi ragazzi del catechismo e per il suo paese”.

“Una persona disponibile per tutti, al servizio di tutti”, è stato il ricordo degli amici catechisti della comunità del Sacro Cuore. Commovente anche l’abbraccio dei colleghi della Motorizzazione di Lecce. “Amico paziente e comprensivo. Un buon capitano - ha detto uno di loro - che ci ha guidato con saggezza e premura nei momenti di gioia e di difficoltà. Trovava sempre le parole giuste, quelle che noi in questo momento non sappiamo trovare”. Struggente il messagio della famiglia affidato alla nipote, Gloria, che ha ricordato il lungo impegno a tutto campo dell’ex sindaco: “Questo non è un addio, ma un arriverderci. Anche quando ha fatto il sindaco era il primo cittadino, ovvero era il primo tra i suoi pari, tra la sua gente, un amico per tutti e mai al di sopra degli altri”.

Saverio Leucci lascia la moglie Rosa, i figli Francesco (capitano della Nuova Pallacanestro Monteroni) e Simone, la madre Maria e i fratelli Gianni, Tonio e Tommaso, attuale assessore ai lavori pubblici.

E al termine dei funerali, all’uscita del feretro dalla chiesa, l’ultimo cammino verso il cimitero è stato accompagnato da una pioggerellina. Quasi un’aspersione dal cielo.