il paese di origine del 41enne che ha perso la vita sul lavoro, in un sementificio di Foggia (LEGGI ARTICOLO).
L’assurda tragedia unisce nel dolore le due comunità. Sia Arnesano, il posto dove Tiziano è cresciuto, che Monteroni dove il 41enne aveva messo su famiglia da circa 15 anni. Familiari e amici pietrificati dalle lacrime e dallo sgomento. L’ultimo saluto oggi, dopo 9 giorni di lunga e triste attesa.
Intanto, il cordoglio delle istituzioni si unisce al dolore della famiglia. La salma, dopo l’esame autoptico che si è svolto ieri presso gli “Ospedali Riuniti” di Foggia (per conoscere le cuase esatte del decesso biosgonerà aspettare l’esito di alcuni approfondimenti dei medici legali), ha fatto ritorno in mattinata nell’abitazione di famiglia, in via Di Vittorio. Alle 17 il corteo e il rito funebre nella chiesa Madre di Monteroni. La salma sarà poi tumulata nel cimitero di Arnesano.
Tiziano la moglie Luciana, con la quale si era sposato giovanissimo, e due figli adolescenti: Asia di 18 anni, che si trovava in Germania con la scuola al momento della tragedia, e Andrea di 15 anni. E poi la madre e tre fratelli.
Colpito dal dramma anche il sindaco di Arnesano, Emanuele Solazzo: “Aveva ereditato dalla madre e dal padre, scomparso negli anni scorsi, la caparbietà nel lavoro. Era un bravo ragazzo. Sono molto vicino ai suoi cari”. Soltanto pochi anni fa Tiziano si era imbattuto in un altro incidente sul lavoro, cadendo da un’altezza di 8 metri mentre era su un capannone. E quel destino che in quel caso gli sorrise, questa volta lom ha tradito. “Era un grande lavoratore - aggiunge l’amico ed ex assessore Alfonso De Carlo, chirurgo ortopedico - si era anche ripreso bene dal primo infortunio. L’ho seguito per tanti anni, adesso è triste pensare che non ci sia più”.
