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Inchiesta sulle truffe alle assicurazioni: sei indagati, tre sono di Monteroni

 

Ci sono tre monteronesi tra i sei indagati nell’inchiesta, che punta a fare luce su alcune presunte truffe ai danni delle compagnie assicurative, coordinata dal pm Maria Rosaria Micucci.

Nelle scorse ore hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari l’avvocato Francesco Delli Noci, 36 anni, di Lecce; Filomena Paglino, 50 anni, di Bagnolo del Salento; Alessandro Quarta, 33 anni, di Lecce. I tre monteronesi coinvolti sono invece Tommaso Danese, 40 anni; Raffaele Danese, 56 anni, e Gianluca Carlà, 45 anni. 

Nel mirino ci sono tre incidenti che sarebbero avvenuti a Copertino, a Lecce e sulla provinciale Copertino-San Donato tra l’ottobre 2011 e il giugno 2012.

Si tratta di un fascicolo aperto a seguito delle denunce presentate dalle stesse compagnie assicurative.   

Secondo l’accusa, gli indagati si sarebbero messi d’accordo nel produrre false certificazioni sanitarie relative a lesioni asseritamente riportate nei presunti incidenti: lesioni cioè mai subite o comunque meno gravi di quelle descritte nelle false attestazioni mediche.

E in particolare, a destare il sospetto delle compagnie e degli stessi inquirenti sono stati 7 referti radiologici apparentemente rilasciati tra il 2011 e il 2012 da una struttura che però non era più operativa (cioè aveva chiuso i battenti) dal lontano 2007. Sinistri che hanno coinvolto, secondo diverso ordine, gli indagati, al netto dell’avvocato Delli Noci che avrebbe concorso al raggiro nelle vesti di legale. Stando alle ipotesi formulate dalla Procura, il quadro sarebbe questo.

In alcuni casi, gli indagati sono riusciti ad ottenere un indennizzo (pari a 3800, 8300, 2300 e 2800 euro), mentre in altri - proprio per via delle anomalie dei certificati - il tentativo di frode assicurativa è fallito.

I sei dovranno rispondere del reato di truffa e fraudolento danneggiamento dei beni assicurati in concorso.

Raffaele Danese è difeso dall’avvocato di fiducia Massimo Bellini; gli altri cinque sono assistiti al momento dai legali d’ufficio Francesca Dimitri, Angelo Benedetto, Antonio Sergi, Maria Cristina Brindisino e Vito Panico. Gli indagati hanno venti giorni di tempo per presentare memorie o chiedere di essere interrogati dal pm.