Ispezione di Asl, Polizia Municipale e Comune nell’ex fabbrica Cito, che sorge in via Stazione: il sopralluogo è stato effettuato ieri mattina, lunedì 21 novembre, all’interno dello stabilimento dismesso che sorge nella zona industriale al fine di verificare lo stato di conservazione dell’amianto.

Denuncia a piede libero per un 17enne che ha preso parte al sit-in dello scorso 5 maggio, che si è tenuto a Lecce, ai piedi del Palazzo della Provincia di via Botti: una protesta organizzata contro la realizzazione a Monteroni del famigerato impianto di digestione anaerobica della frazione umida dei rifiuti per la produzione di biometano.

Intanto, a pochi chilometri, in quel di Copertino, spunta un’iniziativa quasi analoga. E nelle scorse settimane si è aperta la fase del confronto in merito alla proposta di un impianto industriale di decarbonizzazione  per il recupero dei rifiuti organici.

Dopo l’esito della Conferenza dei servizi, esulta il fronte del “No”, impegnato da mesi nella mobilitazione. “Monteroni - afferma il sindaco Angelina Storino - ha vinto perché ha anteposto l’interesse pubblico a quello privato, lottando con forza e fierezza.

Decisivi i pareri contrari di Asl, Arpa e Soprintendenza. Sit-in degli attivisti ed esultanza da stadio per l’esito della Conferenza dei servizi. Ma la partita non è ancora chiusa: resta aperta la strada dei ricorsi.

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