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Polizia municipale, ecco lo “Scout speed”: l’autovelox mobile che rileva anche le infrazioni della sosta

La polizia municipale, al passo con le innovazioni tecnologiche, avvia la sperimentazione dello "Scout Speed". E Monteroni sarà il primo comune di Puglia a dotarsi di questo dispositivo. 

A brevissimo, infatti, inizieranno su tutto il territorio i controlli di polizia stradale con l’impiego di questo dispositivo: si tratta di un apparecchio elettronico mobile di ultima generazione con un sensore radar a effetto doppler di grande precisione, una telecamera ad alta risoluzione e illuminatori infrarossi che garantiscono di operare anche in notturna o con poca luce.

L’apparecchiatura, in dotazione a una volante, attraverso la lettura automatica della targa si collegherà in tempo reale con le banche dati della Motorizzazione civile. Si potrà verificare, quindi, la regolarità di assicurazione e revisione dei veicoli. Ma non solo. Funzionerà anche come autovelox mobile che, anche in movimento, sarà in grado di rilevare la velocità dei mezzi in circolazione.

E oltre alle violazioni dovute all’eccesso di velocità (l’amministrazione nei giorni scorsi ha disposto l’istituzione del limite di 30km/h nel centro abitato di Monteroni), il dispositivo rileverà anche le infrazioni relative alla sosta.

“Lo Scout speed funzionerà senza obbligo di segnaletica di preavviso ed è omologato e certificato dal Ministero dei Trasporti a scanso di possibili ricorsi da parte dei conducenti”, avverte il capitano Patrich Sorge, comandante della polizia municipale. “Sempre più spesso - afferma l’ufficiale - si registrano sinistri che purtroppo sono riconducibili a comportamenti dei conducenti contrari alle norme del Codice della strada, come il superamento dei limiti di velocità e l’uso del cellulare alla guida, e di sinistri con veicoli privi di copertura assicurativa o della prescritta revisione: incidenti che comportano quindi gravi responsabilità civili per i danneggiati e grossi costi sociali per tutta la collettività. Pertanto, la sperimentazione di tale strumentazione - sottolinea il comandante - è da intendere come un concreto investimento in sicurezza, e non invece, come qualche male informato potrebbe pensare, per fare cassa”.