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Favale-Guido ai ferri corti. L’assessore: “Mai schernito né le leggi, né il questore”

L’assessore Favale ribatte all’ex sindaco Guido. E il ping-pong di accuse e veleni prosegue. Al centro dello scontro la questione No-Tap, ma soprattutto le  parole del questore Laricchia (“i rappresentanti delle istituzioni non si schierino contro lo Stato”, ndr) criticate apertamente con un post pubblicato dall’assessore di Monteroni.

E con una nuova presa di posizione, Piero Favale, responsabile dell’urbanistica in seno alla giunta comunale, replica alle sortite (LEGGI ARTICOLO) del capogruppo di opposizione, Lino Guido, che peraltro aveva invocato anche le dimissioni dell’assessore.

“Lo Stato -  afferma Favale - è rappresentato dalla gente e chi fa politica ha il dovere di essere accanto ad essa. Lo dice quella stessa Costituzione che chi mi attacca ha dichiarato di voler difendere nel mese di dicembre scorso. Nessuno potrà mai avere ragione laddove sostenga che chi abbia ricevuto il mandato popolare debba rimanere fisicamente lontano dal contesto sociale. Personalmente mi sono limitato a sostenere semplicemente questo e lo ribadisco con convinzione anche a costo di sollecitare l'interesse di chi è costantemente a caccia di esecuzioni sommarie. Non ho mai ridicolizzato le leggi, le forze di polizia e men che meno il questore. Rivendico tuttavia il mio diritto-dovere di contestare quelle affermazioni che storicamente e realisticamente non tengono conto di una protesta che parte dalla collettività fino ad arrivare al 98% dei Sindaci leccesi”.

L’assessore evidenzia poi che “vanno bene e sono, ovviamente, più che giustificati gli interventi nei confronti di chi agisce con violenza ma la protesta della stragrande maggioranza della gente e dei politici salentini e' un'altra cosa. La gente si è stancata di subire decisioni che vengono calate dall'alto senza nessuna condivisione o confronto e ciò vale per le trivellazioni, come per gli impianti a biometano, come per i gasdotti, come per i decreti legislativi che troppo facilmente rischiano di avallare iniziative imprenditoriali, speculative e suscettibili di creare gravi danni a questo territorio. Non abbiamo il dovere - s’interroga l’amministratore comunale - di segnalare talune incongruità per le strade prima ancora che nei consigli comunali? Credo di sì, proprio nel rispetto di quella legge che non va usata ad orologeria”.

Per Favale “l'affermazione secondo cui chi riceve un'indennità come assessore non debba contestare lo Stato, quando lo Stato sbaglia, non merita davvero commenti di alcun tipo. Rispondo con un semplice sorriso a chi afferma che sosterrei questa o quell'altra forza politica, addirittura attraverso non meglio identificate comparsate sui palchi. La gente che mi ha sostenuto e che mi sostiene lo sa bene e mi basta questo. Per il resto, mi tiro fuori da una polemica fondata sul nulla e che è basata solo su un masochistico desiderio di rendere ancora più insopportabile la calura estiva”.