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Il premio “Ricerca e Innovazione 2018” a Massimo Mariello: “Uno stimolo per fare sempre meglio”

Un riconoscimento ai giovani talenti della scienza. Va a Massimo Mariello, 24 anni, originario di Gallipoli, il premio “Ricerca e Innovazione 2018” dedicato alle eccellenze dell’Ateneo leccese e istituito dal comune di Monteroni in collaborazione con Università del Salento e l’Accademia di Belle Arti di Lecce.

Il giovane dottore ha conseguito la laurea magistrale in “Materials Engineering and Nanotechnology” nell’ottobre 2017 con 110/110 e lode con una tesi (relatore professore Massimo De Vittorio) dal titolo “Anti-biofouling technologies for submarine piezoelectric Energy Harvesters”. Il premio sarà assegnato domenica 16 dicembre nel corso della cerimonia in programma alle 19 presso il “Live Area Eventi” di piazza Falconieri (LEGGI ARTICOLO) e che culminerà con il concerto di Sergio Caputo.

“Ricevere un premio per il lavoro svolto con impegno e sacrifici - afferma Massimo Mariello - non può che essere una grande soddisfazione per me ed anche per il gruppo di colleghi e ricercatori con cui ho avuto l’opportunità e il piacere di lavorare. Durante il mio tirocinio al Centro per le Nanotecnologie Biomolecolari dell’Istituto Italiano di Tecnologia ho potuto sviluppare una profonda comprensione su diversi argomenti interessanti e stimolanti, e in egual modo ho acquisito una serie di competenze specifiche su tecnologie e strumentazioni”.

Un cammino che va avanti. Un riconoscimento per il 24enne rappresenta un nuovo punto di partenza. “Questo processo di apprendimento continua tuttora - evidenzia il giovane ricercatore - visto che, subito dopo la laurea, ho iniziato il corso di dottorato in ingegneria dei Materiali, delle Strutture e Nanotecnologie dell’Università del Salento, lavorando nello stesso centro di ricerca. Il premio, quindi, è per me sia un motivo di soddisfazione per il lavoro svolto, ma anche uno stimolo per fare sempre meglio. I miei più sentiti ringraziamenti vanno al comune di Monteroni e all’Università del Salento, al mio relatore, il professore Massimo De Vittorio, che è sempre stato una preziosa guida professionale, e a tutti i colleghi che ho conosciuto durante e dopo il periodo di tesi e con cui quotidianamente collaboro”.