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'Non sporcate la tela'. Alla scuola De Amicis un incontro sulle insidie della rete

L’Istituto Comprensivo “Salvatore Colonna”, l’A.P.S. METE – Formazione e Ricerca e la F.I.D.A.P.A. - Distretto Sud-Est Sezione di Monteroni (LE) hanno organizzato il convegno “Non sporcate la tela – Bullismo, Cyberbullismo e Bullismo di genere".

L'evento si terrà Mercoledì 27 febbraio presso l’Aula Magna “Barbara Guido” della scuola primaria “E. De Amicis” sita in via G. Mazzini a Monteroni di Lecce, nel quale interverranno il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Lecce dott.ssa Maria Cristina Rizzo e la criminologa avv. Barbara Rodio esperta in Cyberbullismo.

Le relatrici parleranno delle insidie delle rete e delle conseguenze del bullismo; saranno precedute dai saluti della prof.ssa Maria Rosaria Manca, dirigente scolastica I.C. “S. Colonna”, della dott.ssa Sabrina Tonia Favale, presidente A.P.S. METE – Formazione e Ricerca, e dall’avv. Maria Rosaria Imbriani, presidente F.I.D.A.P.A – sez. di Monteroni.

Il tema del convegno, purtroppo sempre attuale, è rivolto a tutta la comunità sia del mondo scolastico sia di quello civile: si sente la necessità di affrontare tale problematica affinché tale fenomeno possa essere estirpato dalle radici attraverso percorsi validi e condivisi in ambiti educativi come scuola e famiglia. Il fenomeno del bullismo è un insieme di prepotenze ripetute e continuate tra ragazzi non di pari forza, in cui chi subisce non è in grado di difendersi da solo. Si tratta di una relazione basata sulla prevaricazione verso un debole da parte di un coetaneo più forte, laddove per “forza” non si intende esclusivamente la prestanza fisica ma anche la capacità di influire sul gruppo, il carisma.

Queste azioni avvengono normalmente in un contesto di gruppo; la presenza di un “pubblico” è molto spesso ciò che rende gustoso lo spettacolo, e può essere questa la vera gratificazione ricercata dal più forte. Scuola, famiglia e comunità di appartenenza devono impegnarsi a smantellare una "cultura della violenza e della sopraffazione"  che è alla radice del bullismo elaborando una politica scolastica antibullismo; affrontando senza paure il problema con rilevazioni, discussioni, controllo degli spazi e dei momenti meno strutturati; rispettando i ragazzi trattandoli come persone, senza rinunciare alla propria funzione educativa; parlando apertamente con gli insegnanti, con i dirigenti scolastici, con gli altri genitori senza farsi bloccare dalla paura di ripercussioni o di "vendette”; insegnando ai ragazzi a difendersi e a chiedere aiuto e favorendo la loro socializzazione con i coetanei.

Durante il convegno i ragazzi del comprensivo realizzeranno un flash-mob e proporranno brani musicali inerenti al tema.