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Un milione di grazie e oltre. Il progetto TgMonteroni va avanti con coraggio e passione

Un milione e oltre. In meno di tre anni. Non sono numeri che soddisfano - bisogna puntare sempre più in alto - ma sono cifre che incoraggiano a non fermarsi qui.

Lo rivelo oggi, una serie di vicende, qualche mese fa, ci aveva obbligati a frenare un attimo, analizzare il momento storico di ciascuno degli “eroi” di questa splendida avventura e ad avviare una seria e profonda revisione del progetto. È stato faticoso non arrendersi. Motivi per farlo ce n’erano, eccome. E nessuno avrebbe potuto fiatare di fronte al chiudersi di una piccola storia. Entusiasmante all’inizio, ma dura da proseguire.

Solo e soltanto voi ci avete spinti. E il vostro milione e più di visite al sito www.tgmonteroni.it, in meno di tre anni, è oggi la più calzante risposta alla nostra “crisi esistenziale”. Avevamo visto bene mesi fa quando decidemmo di andare avanti. Piano, certo, ma mai indietro. Anche se gli sponsor sono via via diminuiti e con essi anche la possibilità di fare un regalo (anche solo una pizza) alle feste ai ragazzi che si sono affiancati nel cammino e oggi condividono con noi, col gruppo fondatore, una straordinaria “follia”.

Da capo clan è questa per me anche l’occasione per ringraziarli uno per uno per non aver mollato. Matteo, Andrea, Francesco, Tonio, Alessandro, l’altro Alessandro, Tonio, Massimiliano, Christian e qualche altro. Sono loro i nostri eroi. Tutti maschietti, purtroppo - e nel giorno della Festa della donna non è la più bella delle notizie -, ma c’è il domani per rimediare. Ragazzi generosi, appassionati, formidabili e pronti anche al triste sacrificio di infilare la mano in tasca e non trovare mai nulla.

Però sono “malati” di comunicazione e di territorio, due brutte patologie e, come noi, non si consegnano al nemico della contingenza economica. Anzi. Hanno scoperto che l’incoraggiamento dei lettori, la vostra fedeltà - che insieme alle numerose attestazioni di stima e di apprezzamento che in questi 35 mesi non ci avete fatto mancare e che ogni tanto dobbiamo misurare con la calcolatrice - è il farmaco migliore per non guarire.

E, dunque, fatti due calcoli, uno con la mano sul cuore e l’altro con la mano al pallottoliere ci andiamo convincendo sempre più che l’informazione locale - e con essa gli stessi territori con le piccole storie di paese, quelle belle e quelle brutte - può sopravvivere all’ingordigia del global soltanto se resiste qualche pazzo come noi.

Allora, battezziamo ufficialmente oggi il nostro e vostro milione di “grazie”, certi che presto festeggeremo insieme con voi nuovi traguardi e altre imprevedibili grandi soddisfazioni.

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