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“La carica dei 100”/ Ecco Giulia, l’amore per il taekwondo e il sogno di diventare medico legale

La rubrica dedicata ai “superbravi” di Monteroni che si sono appena diplomati con 100 debutta quest’anno con l’intervista a Giulia Calò, nata il 7 marzo 2000. Per lei il massimo dei voti alla maturità conseguita al Liceo Scientifico “Giulietta Banzi Bazoli” di Lecce. Conosciamola meglio.

 Giulia, complimenti per il risultato. Cosa porterai con te di questi cinque anni di liceo?

Sicuramente porterò con me tutte le amicizie che si sono instaurate nel corso del tempo e con le quali ho condiviso gran parte della mia vita: non sono mancati i litigi, ma ciò che ricorderò sono tutti i momenti in cui abbiamo riso insieme e cercato di trovare una soluzione ad ogni inconveniente. Rimarranno nel mio cuore anche alcuni docenti che mi hanno sempre sostenuto e supportato fino all'ultimo giorno e grazie ai quali oggi sono quella che sono. 

 Come si arriva a prendere 100?

Ci vuole tanto impegno, costanza, un buon metodo di studio e soprattutto forza di volontà: se si ha un obiettivo, bisogna dare il massimo e perseguirlo fino a raggiungerlo. Ovviamente ci possono essere dei momenti di debolezza, ma proprio da essi si deve trovare il coraggio di proseguire a testa alta e di affrontare ogni tipo di difficoltà. 

 Come è stato l’approccio con il nuovo esame di maturità e soprattutto con la prova orale?

È stato più semplice di quanto mi aspettassi, anche se l'ansia non è mancata. Riguardo le prove scritte, ero molto spaventata da matematica e fisica ed infatti è stata la prova peggiore. Tutti si si sono preoccupati soprattutto dell'orale, ma in realtà i collegamenti tra le diverse discipline potevano essere fatti tranquillamente, permettendo così di creare un vero e proprio dialogo con la commissione d'esame ed, inoltre, grazie a Cittadinanza e Costituzione ho avuto la possibilità di parlare del mio modo di vedere il mondo, ampliando le conoscenze con le mie opinioni personali. 

 Parlaci delle tue passioni.

Amo il Taekwondo, un'arte marziale che io pratico, ed è proprio questo che mi caratterizza. In quest'ultimo anno sono stata costretta a trascurarlo a causa dello studio, ma è ciò che mi rende felice e libera. Infatti, non a caso, il mio tema d'italiano è stato proprio quello sullo sport. Inoltre mi piace leggere e guardare film o serie TV, soprattutto se fatto insieme alla mia famiglia o ai miei amici. 

 Il tuo libro preferito e l’ultimo che hai letto.

Sono appassionata di romanzi e libri fantasy e l'ultimo libro che ho letto è stato "Ricordati di guardare la luna" di Nicholas Sparks, uno degli autori che io ammiro particolarmente e di cui amo leggere i racconti perché si avvicinano molto alla realtà e il lettore ha la possibilità di immergersi direttamente nella storia narrata. Sicuramente il mio libro preferito è "Harry Potter e i doni della morte" di J.K.Rowling e non mi stancherò mai di rileggere l'intera collana. 

Mentre qual è il tuo film preferito? E l’ultimo che hai visto?

Posso dire di essere un'amante della Marvel Studios ed infatti l'ultimo film che ho visto è stato proprio "Spiderman-Far from home": tutte queste storie di supereroi che salvano l'umanità e che creano delle solide amicizie tra loro mi attirano e soprattutto mi piace vedere come la scienza e la tecnologia siano così rilevanti nella vita dell'uomo tanto da cambiarla radicalmente. Ma il film che mi ha colpito di più e che è il mio preferito è "Bohemian Rhapsody", che racconta delle origini e dell'evoluzione dei Queen, una band straordinaria che emoziona ed arriva tuttora al cuore della gente. 

Tornando al futuro, cosa ti attende adesso?

A Settembre mi aspetta il test di ammissione per Medicina a Perugia, mentre alcuni giorni dopo affronterò qui a Lecce il test per Biotecnologie. 

Domanda cult: cosa farai “da grande”?

Sin da piccola il mio sogno è stato sempre quello di poter fare il medico e nel corso degli anni ho maturato l'idea di riuscire, un giorno, a diventare un medico legale, compensando il crimine con la medicina. Mi è sempre piaciuto anche il lavoro dei ricercatori: mi sta particolarmente a cuore la salute dell'uomo e sarebbe bello anche contribuire nel migliorare le condizioni di vita di ognuno.

E dove immagini la tua vita familiare e lavorativa? Qui o altrove?

A malincuore posso dire che la mia vita lavorativa e familiare la immagino fuori dai miei luoghi di origine, nonostante sia molto legata alla mia terra e alla mia famiglia. Ma bisogna andare avanti e perseguire i propri sogni, anche se questo comporta allontanarsi da ciò che più si ama.

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